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Ventidue anni dopo, Pippo Baudo confessa: come ha boicottato "La ruota della fortuna" di Mike Bongiorno

Andrea Tempestini
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A ruota libera. Pippo Baudo ripercorre la sua carriera in una lunga intervista concessa a Il Fatto Quotidiano, in cui snocciola aneddoti e curiosità. Parla anche dei fatti degli ultimi giorni, della bestemmia in diretta sulla Rai a Capodanno, e minimizza: "Mi sembra che sia stato abbondantemente trasformato in un dramma. Eccessivo. È un incidente". Quindi si passa al Festival di Sanremo, che è alle porte, e Pippo rivendica: "Io ho portato Bruce Springsteen a Sanremo. Non dimentichiamolo. E Paul Simon. Sono la canzone d'autore nel mondo. La questione più difficile fu con Elton John". Già, perché la pop-star arrivò in ritardo per la sua esibizione: "Chiamai lui e il suo staff per dire che potevano anche tornare indietro. A quel punto non lo volevo più: decisione difficile, fui energico, ma alla fine soddisfatto". Infine un aneddoto sulla sua carriera: "Un giorno mi chiama Carlo Rossella, all'epoca direttore del Tg1. Mi dice che finisce sempre sotto al Tg5 perché loro hanno il traino della Ruota della Fortuna di Mike Bongiorno e non riescono a competere. A quel punto riunisco gli autori e ci mettiamo al tavolino. Inventammo Luna Park. E la Rai quel format lo ha venduto il tutto il mondo. E il Tg1? Tornò regolarmente a battere la concorrenza".

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