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Orrore nella clinica di Roma, muore soffocata a 10 anni: "Cosa ha fatto l'anestesista"

Andrea Tempestini
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Quasi due anni fa moriva Giovanna Fatello: la bimba aveva dieci anni, fu sottoposta a un intervento chirurgico a un timpano a Villa Mafalda, a Roma, ma perse la vita 40 minuti dopo l'inizio dell'operazione per un arresto cardiaco. E ora spunta una nuova pista nell'indagine sulla morte della piccolina. Un testimone punta il dito contro l'anestesista: "Era al bar". Così Maria Rollo, sorella della titolare del bar all'interno della struttura. Secondo il teste, dunque, durante l'intervento l'anestesista era al bar. Le indagini, per inciso hanno individuato proprio nell'anestesista il grave errore che ha portato al decesso di Giovanna: sembra che non fosse stata azionata una valvola che permetteva l'ossigenazione. Secondo quanto scritto dal pm nella richiesta d'incidente probatorio, "la morte avveniva dopo l'allontanamento ingiustificato dell'anestesista e in presenza di un altro anestesista non competente dell'equipe operatoria". Inoltre, secondo quanto riportato da Il Messaggero, il secondo medico "non gestiva correttamente le vie aeree della paziente, non monitorava l'efficienza della ventilazione meccanica dopo averla avviata e non verificava visivamente lo stato di Giovanna Fatello per rilevare tempestivamente un eventuale stato di cianosi della pelle e delle mucose".

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