Luciano Moggi, l'aneddoto: la signora a cui è apparso Padre Pio
Ieri, primo novembre, festa dei Santi, si è materializzato ciò che mi era stato profetizzato circa 12 anni fa. Ero allora il direttore generale della Juve e ricevetti un lettera da una signora di Palermo che aveva bisogno di parlare con me per qualcosa di importante che mi riguardava. Non presi sul serio la cosa, pensando si trattasse delle solite lettere di raccomandazione per qualche parente. Due anni dopo, in occasione della trasferta della mia squadra a Palermo, mi venne d'istinto il desiderio di incontrare quella signora che, non sapendo inizialmente chi fossi, mi svelò candidamente di essere risalita a me tramite i parenti ai quali aveva raccontato ciò che aveva sognato la notte prima di scrivermi. Si presentò all'albergo dove eravamo in ritiro una donna anziana accompagnata dai figli, che niente sapeva di calcio e con nessuna intenzione di chiedere favori. Una situazione davvero insolita, così come quello che mi rivelò, un racconto che mi ha fatto commuovere e mi ha dato la forza di reagire alle cattiverie che sono state dette successivamente sul mio conto: «Stanotte mi è apparso in sogno Padre Pio, davanti a noi un gregge di pecore e un pastore. Mi disse Padre Pio: "Vedi quel pastore? È Luciano Moggi, gli faranno tante cattiverie e lo copriranno di infamia, ma io lo proteggerò e qualcuno importante troverà un giorno la forza di dire la verità"». Il presagio si è avverato nel giorno della festa dei Santi. L' uomo importante si è materializzato in Franco Carraro, allora presidente della Federcalcio, che al Corriere della Sera ha dichiarato la sua versione su Calciopoli in un' intervista rilasciata ad un giornalista contrario al sottoscritto per aver sempre anteposto l' odio (derivante dal diverso "colore di maglia") al desiderio di ricercare verità magari occultate (che sarebbe l' attività di un buon giornalista, non fare il Pubblico Ministero...). «Moggi non fece mai vincere la Juve in modo illecito», spiega Carraro. E allora, se anche il processo sportivo di Calciopoli aveva sentenziato «campionato regolare, nessun partita alterata», e se pure gli arbitri sono stati assolti, il giornalista del Corriere avrebbe dovuto tenere un comportamento diverso, citando almeno questi passaggi processuali a lui volutamente «sconosciuti»(?). Non lo ha fatto, ma lo ringrazio comunque per aver pubblicato l' intervista che sentenzia l' esatto opposto di quanto lui ha voluto sempre sostenere. Ringrazio Carraro che nelle funzioni di presidente della Figc meglio di tutti valutava i comportamenti dei propri affiliati e sapeva quanto poteva incidere nei risultati la valenza di quei dirigenti che con la loro abilità rendevano un servizio anche alla Nazionale vincitrice del Mondiale 2006 con gran parte dei giocatori juventini, Lippi (ct ex bianconero) e persino il massaggiatore. Da parte mia ho saputo affrontare un calvario di proporzioni enormi perché la fede mi ha insegnato che benessere e sofferenza fanno parte del cammino che viene disegnato per ciascuna persona da Qualcuno Superiore. Il percorso va accettato nel bene e nel male, ed io ho cercato di farlo con santa rassegnazione e con la forza d' animo derivante dalla certezza che Qualcuno avrebbe pensato a me. Per cui, nella chiesa in cui sono solito andare per la Santa Messa della domenica, sono corso a pregare e ringraziare Padre Pio. Auguri intanto alla Vecchia Signora che compie 120 anni ma li porta bene, almeno vedendo i risultati. di Luciano Moggi