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Massimo Cacciari su Matteo Salvini: "Lo detesto, ma se avrà pazienza non avrà rivali. Può crescere di altri 6-7 punti"

Davide Locano
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«Non c'è proprio niente di cui meravigliarsi: la Lega è il primo partito, almeno stando ai sondaggi, perché Salvini, che io detesto per ciò che fa e dice, ha capito tutto in anticipo. Questo gli va riconosciuto. Ha intuito prima degli altri politici i temi e i modi con cui rivolgersi all'elettorato. Di Maio non può reggere il confronto, anche perché non ha un partito altrettanto strutturato alle spalle». Il filosofo Massimo Cacciari non ha dubbi: «La Lega ha tutte le carte in regola per guadagnare un altro 6-7 per cento». A chi porterà via questi voti? «Sicuramente a Forza Italia, come peraltro ha già fatto sia alle ultime elezioni nazionali che locali. Poi guadagnerà consensi al Sud, dove per vent'anni la gente ha votato Fini e ora ha scelto i Cinquestelle. Salvini ha preso in mano un partito che era al minimo storico, l'ha stravolto riuscendo a strappargli l'etichetta del Nord senza perdere un solo voto. Anzi, col tempo ne ha guadagnati tantissimi. È noto cosa penso di lui, ma non si può negare che abbia avuto una grande intelligenza politica». Perché lei sostiene che Di Maio non può contare su un partito solido? «È semplice: i 5Stelle sono una nebulosa della Casaleggio Associati. Rischiano di perdere moltissimi voti da un'elezione all'altra. Sul territorio non possono contare su gente come Zaia in Veneto, come gli amministratori della Lombardia, della Liguria. Oggi la Lega ha in mano la locomotiva d'Italia. In più ha ereditato l'organizzazione dei tempi di Bossi. C'è poi da dire che Di Maio non potrà mantenere nulla di ciò che ha promesso: dove li trova 600 milioni? È anche per questo che non può esistere un dualismo tra i due leader. Salvini è avvantaggiato: è in una posizione di grande favore». Leggi anche: Quando Cacciari, sul censimento dei rom, diceva che... Cioè? «Ma sì, per lui è sufficiente andare a spot. Basta che dica: “Ho fermato gli sbarchi, qui non arriva più nessuno” e avanti, tanto chi lo sa se è veramente così?». Dei risultati però li sta ottenendo… «Ripeto: la sua è una linea semplice ed economica. Sta seguendo una certa destra dell'Est Europa che se ne frega di chi muore nei lager libici». Si aspettava che la Lega superasse Forza Italia così? «No. Immaginavo che Salvini sorpassasse Berlusconi, ma non con uno scarto simile. Sono rimasto sorpreso». Quanto durerà questo governo? «Dipenderà tutto dal leader della Lega, non c'è dubbio, è lui che ha tutto in pugno». Si spieghi. «Bisogna vedere se Salvini vorrà passare subito all'incasso portando il Paese a nuove elezioni in tempi rapidi. In quel caso, come mi auguro dato che di lui non mi piace assolutamente niente, avrà dei grossi problemi, visto che il Movimento Cinque Stelle e gran parte della sinistra si metterebbero insieme per farlo fuori. Se invece avrà pazienza, se non vorrà fare il protagonista e giocherà d'astuzia, porterà a termine la legislatura e in quel modo riuscirà a cucinarsi i grillini. Spero che non accada mai: ma se sarà politicamente intelligente, come lo è stato finora, si ritroverà nel giro di pochi anni a non avere più rivali». di Alessandro Gonzato

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