Marco Travaglio demolisce Repubblica: "Mi sono trovato malissimo. Ecco perché ce l'avevano con Berlusconi"
A Spoleto, in un convegno organizzato da Paolo Mieli grazie all'organizzazione di Hdrà, Marco Travaglio si è lasciato andare ad alcune confessioni professionali. Come riporta Italia Oggi, Mieli gli ha chiesto conto di alcune sue affermazioni, una in particolare: "Non posso dire di essermi trovato bene a Repubblica". E perché? "All'Espresso mi trovavo benissimo con Claudio Rinaldi e Giampaolo Pansa - risponde Travaglio -. A Repubblica mi trovavo malissimo: penso dipendesse dal fatto che non ci siamo mai presi, non caratterialmente, nel senso che io non appartengo alla chiesa della sinistra e Repubblica è un po' una chiesa e un po' un partito, sentivano che non ero controllabile, che non ero disponibile". Leggi anche: Marco Travaglio, lo sfondone clamoroso su Giovanni Sallusti E ancora, ha aggiunto il direttore del Fatto Quotidiano: "Io non ho mai pensato fra l'altro che Berlusconi sia di destra, non c'entra niente, fa affari, una cosa diversa dalla destra e dalla sinistra. Io ce l'avevo con Berlusconi perché faceva delle cose che non condividevo. E invece a Repubblica ce l'avevano con Berlusconi perché non era di sinistra, perché era il principale avversario della sinistra e perché la batteva, la sinistra. Perché era una questione dei principio. Questo fatto di essere pregiudizialmente schierati con una parte politica a me non è mai interessata", conclude Travaglio.