
Sergio Marchionne, la morte e ciò a cui nessuno aveva pensato: "Il silenzio, il potere e l'occulto..."

Un articolo, toccante e interessante, sulla morte di Sergio Marchionne. Un articolo comparso su Il Foglio a firma di Giovanni Maddalena sulla lezione che ci ha dato l'ex ad di Fca nel momento in cui si è scomparso. "Da un punto di vista comunicativo, colpisce soprattutto il silenzio, che peraltro stride con il clamore e l'overdose comunicativa dei media", sottolineano. Il silenzio che "è stata la cifra scelta dalla Fca; il silenzio è stato la modalità di rapporto scelto per un intero anno da Marchionne stesso e dal suo clan nei confronti dell'azienda medesima, almeno a quanto azienda e famiglia dicono a posteriori; il silenzio è stato deciso dalla famiglia su esequie o funerale". Leggi anche: Marchionne, il comunicato integrale da Zurigo: quei toni durissimi E il riserbo, in effetti, è stato inscalfibile: non solo su funerali ed esequie, ma come è noto anche sulla malattia che ha colpito Marchionne. Certo, ci sono idee, ricostruzioni, indizi. Ma tali sono destinati a rimanere perché di far sapere per via ufficiale come sono andate le cose non pare essere intenzione di nessuno. E ricorda sempre Il Foglio come "innanzi tutto, silenzio e potere. Mentre tutti berciamo sui social, ci scambiamo in continuazione messaggi di ogni sorta e forma, telefoniamo nei luoghi e nei momenti più impensabili rendendo spesso edotti dei perfetti sconosciuti sui fatti nostri più intimi, la grande azienda multinazionale riesce a tenere totalmente occulta la malattia mortale del suo amministratore delegato fino all'istante improvviso della sua sostituzione".
Dai blog

"L'ultimo boy scout", uno dei migliori titoli della foltissima filmografia di Bruce Willis
