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Riprende la trattativa per il contratto settore alimentare, revocato sciopero

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Roma, 27 gen.(Labitalia) - Riparte la trattativa per il rinnovo del contratto dell'industria alimentare e i sindacati revocano lo sciopero del 29 gennaio prossimo. Lo annunciano i sindacati dopo aver ricevuto la convocazione della ripresa del confronto per il 2 febbraio prossimo. “Le iniziative messe in campo con il blocco degli straordinari e della flessibilità e la straordinaria riuscita delle quattro ore di sciopero hanno colto un primo importante risultato, cioè la riapertura del tavolo negoziale per il rinnovo del contratto”, commenta soddisfatta Stefania Crogi, segretario generale Flai Cgil per la quale partirà ora "la fase più difficile". Quella cioè, aggiunge, "di ottenere risposte soddisfacenti rispetto ai contenuti della piattaforma presentata, in particolare in merito a salario, diritti e tutele per tutti i lavoratori e il principio dell'inclusività per chi presta a vario titolo attività lavorativa in un medesimo sito produttivo”. E soddisfatta è anche la Fai Cisl. "E' la mobilitazione unitaria sindacale che ha reso possibile la ripresa della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale dell'industria alimentare riprende", concorda Luigi Sbarra commissario Fai e segretario confederale Cisl, Luigi Sbarra per il quale "ora occorre riallacciare i fili del confronto: si torni al tavolo in un clima costruttivo e responsabile", esorta prevedendo come dal 2 febbraio prossimo possa partire una trattativa a oltranza. "Si apre una fase decisiva: noi ci saremo e andremo fino in fondo, sostenendo contenuti di prospettiva, che rispondono alle sacrosante rivendicazioni dei lavoratori e ambiscono a rilanciare competitività e produttività di un settore strategico per l'economia italiana", conclude. Soddisfatta anche la Uila-Uil per la quale, "altrettanto importante, ai fini della ripresa del negoziato, è stata anche la rapidità con la quale Federalimentare e Fai-Flai-Uila hanno saputo ritrovare il filo conduttore per riavviare il dialogo interrotto, confermando la bontà di un sistema di relazioni forte, in grado di reagire con determinazione alle intemperie negoziali" "Ci auguriamo - conclude Stefano Mantegazza - che la controparte comprenda a fondo la bontà e il carattere innovativo delle nostre richieste e che sia possibile giungere al più presto alla conclusione di un rinnovo contrattuale che sappia conciliare le giuste rivendicazioni dei lavoratori con le legittime esigenze delle imprese”.

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