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Anche il vino fa la sua parte per l'ambiente con il calcolatore di Co2 in etichetta

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Roma, 21 dic. - (Adnkronos) - Per migliorare l'ambiente anche il vino fa la sua parte. Ne è un esempio l'azienda agricola Salcheto, la prima cantina in Europa off grid, ovvero completamente scollegata dalla rete elettrica e totalmente autonoma dal punto di vista energetico, e dotata in etichetta di un calcolatore per contabilizzare le emissioni di gas serra delle proprie bottiglie di vino. Un approccio innovativo che, spiega all'Adnkronos, Michele Manelli, presidente dell'Azienda, ha a che fare con l'etica d'impresa: "si tratta di un approccio culturale che abbraccia questo nuovo concetto" della sostenibilità. L'obiettivo, come ammette lo stesso Manelli, "è ambizioso". La cantina, progettata per soddisfare le pratiche di lavoro più idonee al sangiovese, si estende su una superficie di 3400 mq e dal settembre del 2011 è energeticamente autonoma. In particolare il 54% della produzione viene soddisfatto dal risparmio energetico (ottenuto ad esempio dai collettori solari, giardini verticali recupero di ventilazioni naturali e vinificatori che sfruttano il gas autoprodotto dalla fermentazione per movimentare i vini); il 29% dall'utilizzo delle biomasse prodotte in azienda, il 15% dal geotermico e il 2% dal fotovoltaico. Un'operazione conveniente non solo per l'ambiente ma anche per tasche: l'investimento specifico in tecnologia per l'efficientamento energetico è stato pari a 350mila euro", ma il risparmio in bolletta è stato stimato in "46mila euro all'anno". La novità del 2012 è stato invece il calcolatore di Co2 in etichetta. Grazie al calcolatore chiunque, da qualsiasi parte del mondo, può calcolare quanto impatta sull'ambiente brindare con un Vino Nobile e decidere di mettere in campo delle azioni per neutralizzare le emissioni di gas clima-alteranti generate dalla bottiglia. Ad esempio, quanto costa all'ambiente bere un buon bicchiere di Vino Nobile a Milano? E quante emissioni di Co2 produce una bottiglia stappata a Tokyo? E a Beauvais? A Milano, ad esempio, sono 1,62 kg di Co2eq mentre a Tokyo 2,99 kg di Co2eq. Collegandosi a internet tramite un web-tag sull'etichetta, leggibile da qualsiasi smartphone, si accede all'applicazione che indicherà al consumatore la quantità di emissioni conseguenti il consumo di quella bottiglia in quel luogo. La funzione si basa su di un data base di calcolo certificato da Csqa e Valoritalia in base alla norma Iso 14064. L'etichetta, commenta Manelli, "è un passo importante per iniziare ad essere consapevoli del problema e condividerlo". Il consumatore così "tocca con mano il problema delle emissioni" iniziando a comprendere come "le scelte di consumo possono influenzano il sistema". Quanto al 2013 "stiamo lavorando, insieme ad altre aziende e università, ad un percorso per definire le regole per l'analisi ambientale del mondo del vino, con altri indici oltre alle emissioni di Co2". Si tratta di "progetto di miglioramento collettivo". Gli obiettivi sono: la definizione di un quadro di analisi completo e paragonabile della Carbon Footprint del vino; la ricerca di packaging alternativi al vetro; la definizione di strumenti di analisi dell'impatto ambientale del settore vitivinicolo con riferimento alla gestione dell'acqua, degli assetti idrogeologici e alla salvaguardia della biodiversità e lo sviluppo di un mezzo agricolo ad alimentazione alternativa al gasolio.

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