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La pelletteria di qualità di Firenze si candida ad essere polo ad impatto zero

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(AdnKronos) - Ridurre il proprio impatto ambientale a zero, a totale beneficio di ambiente e qualità della vita: il cuore della pelletteria di qualità di Firenze si candida ad essere il primo polo del lusso italiano ad impatto zero. Per il totale recupero degli scarti di lavorazione è stato siglato un accordo fra Confindustria Firenze, Gucci, Comune di Scandicci, Cna Firenze, ConsorzioCentoperCento. Il protocollo siglato sancisce l'avvio operativo di un progetto nato due anni fa dalla collaborazione, tra gli altri, di Gucci, università di Firenze, ConsorzioCentoperCento e Comune di Scandicci: la prima fase del progetto ha analizzato, studiato e vagliato tutti i possibili ri-utilizzi degli scarti di lavorazione della filiera della pelle. Con la firma parte l'operatività concreta. La totalità dei rifiuti delle imprese che aderiranno al progetto sarà destinata al recupero e al riciclo: gli scarti di lavorazione saranno riciclati come ammendante per l'agricoltura, o utilizzati nel settore edile (ad esempio per la realizzazione di pannelli di rivestimento) o impiegati come combustibile per il recupero energetico. Inoltre, le operazioni di trasporto e di recupero dei rifiuti avverranno nell'ambito toscano riducendo così anche l'impatto ambientale dovuto al traffico veicolare e conseguentemente all'inquinamento atmosferico. Alle aziende, infine, verrà rilasciato dall'impianto di trattamento e recupero dei rifiuti, una attestazione comprovante, appunto, “l'impatto zero”. Il progetto valorizza ulteriormente il polo produttivo della pelletteria fiorentina assegnando un elemento aggiuntivo di valore ad un territorio già noto ai brands e rendendolo ancora più 'attraente' per chi decide di rispettare legalità, ambiente e consumatori. “Quando territorio e imprese lavorano insieme -ha sottolineato Franco Baccani, presidente Sezione pelletteria di Confindustria Firenze- i risultati non mancano per l'uno e per le altre Questo progetto è una ulteriore conferma dell'eccellenza delle imprese del polo della pelletteria fiorentina: qualità, eticità e legalità sono valori distintivi che rendono le loro produzioni stimate nel mondo. Ed eticità per noi è anche rispetto e dell'ambiente che ci circonda". "Gucci è da sempre attenta ai temi di sostenibilità ambientale -ha affermato Chiara Corini, WW Leathergoods Operations Director di Gucci- e questo accordo rappresenta un ulteriore passo verso questa direzione. Il nostro rapporto con il territorio di riferimento è molto stretto e riteniamo opportuno che l'atteggiamento responsabile si estenda anche agli scarti di lavorazione della filiera della pelle". "La bellezza dei prodotti dell'alta moda -ha aggiunto Barbara Lombardini, assessore all'Ambiente del Comune di Scandicci- ha come componente essenziale l'eticità nelle lavorazioni e il rispetto del territorio. Questo progetto mette al centro l'innovazione nella gestione degli scarti, ne siamo convinti promotori perché riunisce le aziende di un settore economico fondamentale in una sinergia che si traduce in benefici per la collettività e l'ambiente. I nostri obiettivi -ha continuato- sono il coinvolgimento degli operatori per il recupero totale degli scarti, per evitare smaltimenti e conferimenti in discarica. Dallo scarto non avremo più un rifiuto, bensì un recupero". “Con questo accordo Cna Firenze -ha detto Andrea Calistri, presidente di Cna Firenze- segna oggi un passo molto importante verso una politica di sostenibilità della filiera del nostro territorio. Un nuovo modo di fare associazione che vede protagoniste le imprese della pelletteria perfettamente integrate in un sistema a rete con un grande obiettivo comune: proporre al mercato mondiale il nostro saper fare in una chiave di lettura completamente nuova, ma anche spostare l'asse delle leve competitive oltre la semplice competizione sul prezzo, verso la sostenibilità economica, ambientale e sociale". Il protocollo siglato e chiamato 'Scarto Impatto Zero', fra le altre cose, impegna Cna Firenze, Confindustria Firenze e Consorzio CentoperCentoItaliano "a informare i propri associati" e a fornire loro tutta l'assistenza alla "corretta utilizzazione dei servizi".

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