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'L'Italia non spenga il sole', la ricetta anticrisi nel libro a cura di Alfonso Pecoraro Scanio

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Roma, 3 dic. - (AdnKronos) - "Vorremmo che i parlamentari, il governo e altri esponenti delle istituzioni nazionali e locali, ma anche i tanti produttori di energia dal sole, dai più piccoli ai maggiori, avessero la consapevolezza che i cittadini italiani vogliono il solare". A spiegarlo, nel volume "L'Italia non spenga il sole. Gli italiani vogliono l'energia solare" è il presidente della fondazione UniVerde e già ministro dell'Agricoltura e dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio che insieme all'Energy Manager della Sapienza di Roma Livio De Santoli, ha curato la pubblicazione edita da Aracne. Il volume si sviluppa partendo dai risultati più significativi dell'XI rapporto “Gli italiani e il solare” realizzato nel maggio 2014 dall'Osservatorio sul Solare di UniVerde in collaborazione con Ipr Marketing. Secondo il Rapporto, oltre il 90% degli italiani è favorevole al solare e ad avere un impianto fotovoltaico nel proprio condominio. Per contro, la preferenza per il nucleare si riduce di ben 10 punti percentuali passando dal 19% al 9% nel giro di pochi mesi. Nel volume anche i contributi di Angelo Consoli, direttore Cetri-Tires; Rosario Trefiletti, presidente Federconsumatori; Elio Lannutti, presidente Adusbef; Fabio Patti, Osservatorio sul Solare della Fondazione UniVerde, e alcune interviste sul solare rilasciate dal Senatore a vita e Premio Nobel Carlo Rubbia. "La conferma di questo grande e costante sostegno al sole come energia del domani – chiarisce Pecoraro Scanio – mi ha spinto insieme a De Santoli, che coordina l'Osservatorio sul Solare, a difendere il diritto dei cittadini ad avere un futuro energetico scelto consapevolmente e non deciso dalle lobby dei combustibili fossili". "Ci siamo posti come fine quello di ristabilire la verità sulla grande performance realizzata in questi anni dall'Italia nel campo del solare - aggiunge Pecoraro Scanio - malgrado i tentativi e le risorse investite in comunicazione ufficiale ed occulta per distruggerne la credibilità. È questo il vero ostacolo alla nuova Italia che crede nell'innovazione tecnologica ed opera per il futuro". Nel volume, spazio al dibattito sul sistema degli incentivi previsto dal Secondo Conto Energia, firmato da Pecoraro Scanio quando si trovava a capo del dicastero all'Ambiente e sul quale è calata la mannaia delle successive politiche. Imputando errori e speculazioni alla "disorganizzazione delle istituzioni e alle troppe furbizie, il risultato complessivo conseguito resta tuttavia decisamente positivo", spiega il presidente della Fondazione UniVerde. "Nonostante gli ostacoli burocratici e normativi degli ultimi anni - continua Pecoraro Scanio - l'Italia è infatti ancora il secondo produttore al mondo di energia dal sole. Dobbiamo però intervenire con lungimiranza se vogliamo rilanciare un settore economico che a partire dal 2007 ha dato lavoro a decine di migliaia di persone. Oggi 550mila italiani tra famiglie, enti e istituzioni beneficiano e producono energia dal sole". "Se vogliamo aiutare il solare a crescere con le proprie gambe non è accettabile tassare l'autoconsumo sui piccoli impianti: in questo senso, il decreto legge del 24 giugno 2014 è solo l'ultimo attacco ad un settore che in Italia ha potenzialità impressionanti».

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