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Perforazioni più veloci e meno rischiose, c'è un software ad hoc

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Roma, 24 dic. - (AdnKronos) - Ridurre tempi e costi e mitigare i rischi. Con questi obiettivi le compagnie petrolifere si sono impegnate negli anni per controllare tutte le fasi della perforazione. La produzione di idrocarburi localizzati in ambienti estremi (acque profonde, zone artiche, strutture geologiche complesse e aree sensibili) rappresenta, infatti, un forte stimolo per l'industria petrolifera ad ampliare il proprio portafoglio tecnologico. Un impegno prioritario, visto che le attività si svolgono in condizioni ambientali estreme (profondità, elevate pressioni e temperature, condizioni artiche) e particolarmente sensibili dal punto di vista ambientale (aree altamente abitate, foresta, ecc.). Proprio per questo Eni ha prodotto un software per la wellbore stability (stabilità del foro), utilizzato dai tecnici di perforazione fin dalla fase di progettazione, che permette di migliorare la sicurezza e ridurre i tempi/costi di perforazione grazie alla previsione e mitigazione dei problemi di instabilità del foro. Elemento chiave è stato il rilascio di una piattaforma di modellazione della stabilità foro integrata col database centrale contenente le informazioni sugli asset della divisione. Un ulteriore beneficio del software è una consistente riduzione nei tempi di progettazione dei pozzi. Il software, rilasciato nella sua versione integrale nel dicembre 2011, è stato applicato industrialmente in nove paesi dove Eni opera.

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