L'indagine Eurispes, il possesso di un'auto incide sul reddito delle famiglie fino al 25%
Tosti, nelle grandi citta' servono politiche urgenti trasporto pubblico e merci
Roma, 17 ago. - (Adnkronos) - Tra manutenzione, assicurazione, parcheggi, pedaggi autostradali, un'automobile di media cilindrata costa a chi la possiede 4.556 euro l'anno, spesa che ha un'incidenza sul reddito medio netto delle famiglie italiane quantificabile tra il 12% e il 25% (a seconda se si possiede una o piu' auto). A questi costi 'diretti', poi, bisogna aggiungere quelli 'sanitari' tra incidenti stradali, effetti delle emissioni inquinanti e dell'inquinamento acustico derivanti dal traffico: 750 euro l'anno per ogni cittadino europeo. Calcolando tutto questo, il trasporto privato costa a una famiglia media italiana 17 volte in piu' rispetto a quello pubblico. Eppure l'Italia e' seconda solo al Lussemburgo per numero di autovetture private: 606 per ogni 1000 abitanti. Sono alcuni dei dati che l'Osservatorio Eurispes sulla Mobilita' e i Trasporti anticipa all'Adnkronos e che saranno presentati domani al Meeting di Rimini. Dati che parlano di costi importanti in tempi di crisi e che aprono la strada a un paradosso: "Ci preoccupiamo tanto dell'Imu, ma ci sfugge completamente l'incidenza sull'economia familiare che hanno i costi della non gestione dei trasporti in Italia", commenta all'Adnkronos Carlo Tosti, direttore dell'Osservatorio. Urgente correre ai ripari e mettere in campo politiche concrete e realizzabili in tempi brevi, in grado di sciogliere il nodo della mobilita', valorizzando il trasporto pubblico privato a discapito di quello privato, soprattutto quando si parla di grandi aree metropolitane. Sulle grandi aree metropolitane si e' concentrato lo studio dell'Osservatorio Eurispes che confluira' nel Libro Bianco che sara' presentato a dicembre, con un'anteprima il 28 ottobre a Milano in occasione di Citytech. L'Osservatorio ha analizzato il fenomeno della rapida estensione geografica di alcune citta' che in Italia riguarda 9 realta': Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Torino, Roma e Venezia. "Queste nove aree sono rappresentative del 35% del Pil nazionale - spiega Tosti - qui insistono i 13 maggiori nodi ferroviari, il 60% dei passeggeri degli scali aeroportuali, il 33% delle banche, oltre il 40% degli atenei. Su queste aree metropolitane - sottolinea - e' urgente avviare una forte, rapida e decisa politica di tasporti di merci e persone". Secondo i dati dell'Osservatorio Eurispes su Mobilita' e Trasporti, se mediamente in Europa si trasporta tra il 14% e il 16% delle merci per via ferroviaria, questa percentuale in Italia scende vertiginosamente al 4,75% e resta forte l'incidenza del trasporto su gomma (69,34%); la via marittima si attesta sul 25,87% mentre l'incidenza del trasporto aereo si ferma al di sotto dell'1%. Insomma, tutta una progettualita' da rifare, per quanto riguarda il trasporto, di persone e cose. "Fino ad oggi non ci sono stati progetti veri e propri e questo lo abbiamo pagato con risultati lontani dalle aspettative - aggiunge Tosti - spesso gli operatori non riescono a soddisfare le esigenze territoriali per la mancata realizzazione di investimenti ma anche per la disordinata e non regolata cresita dei centri urbani". La sfida, e' dunque quella di realizzare progetti in grado di far passare le grandi aree urbane dalla predilizione per il trasporto privato a quello colettivo, "una rivoluzione copernicava dei trasporti" secondo Tosti che preveda attenzione all'intermodalita', alla mobilita' soft (dalle aree pedonali alle piste ciclabili), all'infomobilita' e agli 'investimenti in scenari di crisi', e cioe': "al posto degli investimenti faraonici che non hanno copertura finanziaria ne' certezza di tempi, oggi servono investimenti intelligenti in grado di generare risultati nel breve periodo per realizzare citta' a misura d'uomo". Su questo, l'Osservatorio Eurispes sulla Mobilita' e Trasporti presentera', a dicembre, "alcune proposte supportate da un'analisi dettagliata delle criticita' infrastruttuali e indicando indirizzi e strategie finalizzati a un sano sviluppo di progettualita' delle grandi aree metropolitane - anticipa Tosti - Abbiamo gia' incontrato il presidente della Commissione Trasporti al Senato Altero Matteoli e il presidente della Commissione Trasporti della Camera Michele Meta e a inizio settembre incontrero' lo staff della segreteria del ministro Lupi". Inoltre, "abbiamo coinvolto enti di ricerca e universita', firmato un protocollo di intesa con l'Enea per l'efficienza energetica nella mobilita', un accordo con la fondazione Politecnico di Milano per le infrastrutture e un protocollo d'intesa con Unindustria sul tema delle smart city", conclude il direttore dell'Osservatorio. Presentato per la prima volta a fine 2012,l'Osservatorio Eurispes sulla Mobilita' e i Trasporti riunisce diversi soggetti, dal mondo accademico all'industria alle associazioni di trasporti e logistica. Una cinquantina gli associati tra cui Ferrovie dello Stato, Poste Italiane, Finmeccanica, Federmobilita', Astra, Assotir, Assoporti. Domani l'Osservatorio sara' protagonista al Meeting di Rimini della tavola rotonda su mobilita' e trasporti (stand Eni Caffe' Letterario) dedicata al tema "The mobility challenge. La sfida del trasporto nelle grandi aree metropolitane: investire per non pesare". Partecipano al dibattito, coordinato da Carlo Tosti, Pierre Louis Bertina', presidente e amministratore delegato Alstom Ferroviaria; Ennio Cascetta, docente di Pianificazione dei Sistemi di Trasporto all'Universita' degli Studi Federico II di Napoli; Lorenzo Fiori, Chief Technology Officer di Finmeccanica; Graziano Pattuzzi, presidente dell'Autostrada Regionale Cispadana.