Roma, 16 dic. - (Adnkronos/dpa) - Non si può dire di aver visitato la Grande Barriera Corallina se non si si è avvistato il pesce pagliaccio, così come non si conosce davvero l'Africa finché non ci si è imbattuti in un leone. Per chi progetta vacanze di Natale in Africa o in Australia, è bene tenere a mente che esistono liste di 'cose da vedere' (o meglio di 'specie da avvistare') e se non vengono depennate tutte le voci non si può dire di aver davvero visitato questi luoghi. Per l'Africa detta legge la 'Big Five', la lista dei cinque animali che non possiamo esimerci dal vedere dal vivo: leone, elefante africano, Bufalo del Capo, leopardo e rinoceronte. Ma anche il Queensland ha stilato la sua lista proprio sul modello africano. Si chiama "Great Eight" e raggruppa le otto creature marine più amate e popolari che popolano la Grande Barriera Corallina. Prima fra tutte, la tartaruga marina: su sette specie di tartarughe marine esistenti, ben sei vivono nelle acque attorno alla barriera corallina e la possibilità di avvistarle in acqua è piuttosto alta, ma si possono incontrare anche sulla spiaggia al crepuscolo tra novembre e marzo, quando depongono le uova. Ci sono poi il pesce pagliaccio, quello reso celebre dal film "Alla ricerca di Nemo", che si può facilmente avvistare tra gli anemoni di mare; il pesce napoleone, grande labride che dorme tra i coralli, ama nuotare tra i sub e si lascia accarezzare, e la cernia patata (dal nome delle macchie marroni a forma di patata che la caratterizzano). Le mante, particolarmente diffuse attorno a Lady Elliot Island a sud della barriera dove si possono contare fino a 350 esemplari nuotare durante i mesi invernali; le vongole giganti (enormi crostacei molto diffusi presso la stazione di ricerca di Orpheus Island); le balene, che puntano sul Queensland per andare ad accoppiarsi (sono le specie preferite dai turisti, numerose le visite guidate dedicate alle balene lungo la Sunshine Coast, la Gold Coast e Brisbane); e infine naturalente gli squali.