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Elezioni 2018, così cambia il Parlamento: la mappa seggio per seggio di Camera e Senato

Giulio Bucchi
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Il Movimento 5 Stelle primo partito alla Camera e al Senato, Lega secondo, Pd terzo alla Camera e quarto al Senato. E centrodestra avanti, ma senza maggioranza, in entrambe le aule. È in questi numeri la fotografia del prossimo Parlamento e del terremoto che ha squassato la politica italiana il 4 marzo. Un nuovo volto, "sovranista e populista", che forse non garantirà una maggioranza e un governo omogenei, ma che sembra rappresentare uno spartiacque tra la Seconda e la Terza Repubblica con i partiti "di sistema" come il Pd, Forza Italia e i centristi vari sul viale del tramonto. Secondo le ultime proiezioni di Opinio per Porta a porta, alla Camera il centrodestra raggiunge il 36%, davanti al M5s (32,9%), Centrosinistra (23%) e Liberi e Uguali (3,7%). Sui seggi, ai grillini andranno tra i 230 e i 240, alla Lega 115-123, al Pd 104-110, a Forza Italia 99-105, a Fratelli d'Italia 24-32, a Liberi e Uguali 11-19, all'Svp 3-5, a Noi con l'Italia 2-4, a  Civica popolare 1-3, a +Europa e Insieme 0-2.  Equilibri simili al Senato, con il centrodestra (35,9%) prima coalizione con 128-140 seggi, Movimento 5 Stelle (32,9%) 109-119, Centrosinistra (22,8%) 47-55, LeU 7-11. Importante però anche l'equilibrio delle singole liste, perché le geometrie per la formazione di un governo (maggioranza richiesta, 158) potrebbero essere variabili: per il M5s 109-119, alla Lega 58-60, a Forza Italia 46-52, al Pd 44-46, a FdI 19-25, a LeU 7-11, a Noi con l'Italia 2-4, a Svp 2-4, a +Europa 0-2, Civica popolare e Insieme 0-2.

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