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Sabrina Ferilli all'esordio albanese: "Non sono snob, l'Italia un paese provinciale"

Gian Marco Crevatin
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Dagli Oscar all'Albania il passo non è brevissimo eppure Sabrina Ferilli, in una lunga intervista concessa oggi, 20 novembre, a Repubblica, la prende con filosofia. La showgirl, che da dicembre condurrà sulla neonata tv albanese Agon Channel il talk show "Contratto" parte in quarta e al quotidiano diretto da Ezio Mauro confida le ragioni della sua scelta. "Molti si sono stupiti perchè vengo da "La grande bellezza": tutto perché è un Paese provinciale. In America non si stupisce nessuno se un'attrice fa cinema tv teatro e altro. E io sono molto “americana”, non sono snob. Becchetti è un imprenditore che ha ancora voglia di investire. Oggi chi ha i soldi non rischia. Poi, certo, avrà trovato condizioni vantaggiose, ma chapeau". Pioniera - "Se non mi avesse pagato non l'avrei fatto, certo,  ma non è solo quello. Di proposte ne ho, nella valutazione ha contato la possibilità di fare da pioniera. Meglio essere il primo di un plotone che morire ultimo" confessa la Ferilli. Poi annuncia: "Ho girato il film di Ferreri e feci Sanremo, sono tornata al cinema con Virzì, poi mi sono innamorata del dottor Garinei e mi sono buttata nel musical. Mi piace prendere uno schiaffo in faccia e una medaglia. Nella vita devi misurarti" ha spiegato l'attrice. "Quando Becchetti me l'ha offerto mi ha incuriosito, Contratto assomiglia a Invasioni barbariche e a Porta a porta piuttosto che a "C'è posta per te", c'è molta materia umana, i personaggi fanno un percorso di vita. Sono venuti Christian De Sica, Giorgia Meloni, Walter Veltroni". Cuperliana - C'è ancora il tempo per una breve deriva politica, in cui la bella attriice romana spiega la sua passione per l'ex candidato alle primarie Gianni Cuperlo (poi perdente nella lotta alle primarie con Matteo Renzi e ora leader della minoranza). "Io sono stata sempre per Cuperlo, non sto dalla parte di chi vince, anche a Miss Italia mi piace quella che poi arriva quarta. Oggi i livelli di linguaggio e di valutazione sulle persone sono meno rispettosi di quelli usati per gli oggetti. Arriveremo a rimpiangere Bersani, la gente ha bisogno di sentir parlare in un certo modo, il contrasto è stridente."

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