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Milly Carlucci, tremenda verità su Ballando con le stelle, Salvini e Di Maio: "Cosa mi vieta la Rai"

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Maria Pezzi
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Milly Carlucci negli ultimi due anni è stata dilaniata dai lutti. Ha perso la mamma, l' amico produttore Bibi Ballandi, il «fratello» Fabrizio Frizzi e, meno di un mese fa, il padre generale dell' esercito, colui che le ha insegnato il rigore e l' etica del lavoro. E proprio nel lavoro, che non le manca, la conduttrice Rai si è buttata. Infaticabile, gira l' Italia con Ballando on the road, che cerca talenti nella danza in tutto il Paese. Come sta? «Il periodo non è dei migliori. Il lavoro aiuta a tenere la testa impegnata, a concentrare la razionalità sugli impegni. Poi, appena, stacchi tornano i pensieri». Due anni duri. «Puoi essere adulto quanto vuoi, ma certi dolori non passano». Nonostante tutto, va avanti. «Ballando on the road è una gioia. Abbiamo triplicato le adesioni. Abbiamo sempre fatto due giorni di provini, da mezzogiorno alle 9 di sera, dovremo studiare altri spazi. Dopo Reggio Emilia e Catania, siamo stati adesso Vimercate, poi ci sarà Marcianise, Molfetta e Roma. A febbraio ci saranno quattro puntate pomeridiane in Rai». Fa ballare l' Italia, ma lei il tempo lo trova mai? «Purtroppo no. Anche perché dopo Ballando farò un nuovo, grosso progetto. Una cosa molto diversa da quello che faccio normalmente. Non posso dire di più ma vedrà che dirà: "Ah, non avrei mai pensato"». Ballando con le stelle quando torna? «Il 9 marzo, dopo Sanremo. I contatti per il cast li avviamo appena termina l' edizione, ma poi è un gioco di incastri che si chiude solo alla fine. Un nome può escluderne un altro, eccetera. I miei sogni sono Michelle Obama e Bill Clinton, con cui ero in trattativa. Ma temo che resteranno sogni». Ha invitato ufficialmente Maria De Filippi, però. «Sì, di solito il sabato andiamo in onda contemporaneamente ma si possono trovare escamotage, registrare un contributo, cose così. Sarebbe uno scoop. Non ho ancora avuto un suo feedback, ma non ha ancora iniziato C' è posta per te e quindi non ha ancora avuto modo di aprire la mia busta. Sarebbe divertente». Lo scorso anno ha fatto ballare due uomini insieme. Un altro tema che vuole trattare? «Dipende da chi c' è nel cast. Quando capitano storie particolari studiamo la maniera giusta per trattarle. Dobbiamo sempre farlo con l' intento di non danneggiare la persona, ma gratificarla e glorificarla. La prima è stata Lea T». La figlia transessuale di Toninho Cerezo. «Sì. Un tema difficile da trattare. È stato un momento di riflessione, una storia da raccontare, non un comizio». Si parla di razzismo. L' Italia lo è? «Nel mio ambiente non c' è perché si tratta di arte. Nell' arte non esistono colori né religioni». La vita non è l' arte. «No. Nella vita spesso non si conosce chi vive di fronte a te. Mancano il dialogo e la conoscenza». Tra Salvini e Di Maio, chi farebbe più ascolto se venisse a ballare con le stelle? «Impossibile scegliere, farebbero il botto entrambi. Li metterei in un duo sincro. Purtroppo non succederà. Saggiamente la Rai ha una regola: i politici possono andare solamente in trasmissioni con taglio giornalistico». Ma scusi, abbiamo appena visto Matteo Salvini intervistato dai bambini in Alla Lavagna. «Non so come sia catalogata, ma di certo è vietato agli show di intrattenimento come Ballando invitare gli esponenti di partito, anche internazionali. Se no ci avrei provato, anche perché oggi nel mondo dello spettacolo non ci sono personaggi universali». In che senso? «Sono tutti targettizzati, i divi di Youtube piacciono a una certa fascia di età, e basta. La comunicazione è spezzettata. Nella tv generalista non ci sono eroi assoluti, forse solo i politici sono conosciuti da tutti, insieme agli attori di lungo corso». E Asia Argento e Fabrizio Corona li inviterebbe? «Paganini non si ripete, Asia è già stata una meravigliosa concorrente di Ballando. Sensibile, elegante, bella, spavalda». Ho capito, non vuole Corona? «Ma no, figuriamoci se giudico, è un ragazzo che ha tanto sofferto, non conosco bene la sua storia ma non punto il dito». di Alessandra Menzani

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