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Che tempo che fa, Fabio Fazio si inchina a Juncker? Si muove la Lega, bomba sui soldi del conduttore

Davide Locano
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Fabio Fazio annuncia che avrà tra i suoi ospiti a Che tempo che fa il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. E si prepara una nuova settimana di polemiche. Dopo l' intervista a Emmanuel Macron, il conduttore invita un' altra personalità internazionale che negli ultimi mesi non è mai stata tenera nei giudizi verso il governo italiano. Lo scontro tra Fazio e l' ala leghista dalla maggioranza è sempre rovente. Il Carroccio non smette mai di chiedere conto dello stipendio del volto noto di Rai 1, che dal canto suo sbandiera i risultati del suo programma in termini di ascolti. Domenica scorsa "Che tempo che fa" ha vinto la sfida della prima serata, con 3 milioni 781 mila spettatori ed uno share del 15.3%. Andò abbastanza bene anche il confronto con il presidente francese, visto da tre milioni e mezzo di italiani. Ma sono le scelte editoriali controcorrente che fanno infuriare la maggioranza di governo. Soprattutto ora che si entra in clima elettorale, la Lega accusa Fazio di entrare a gamba tesa nel confronto politico offrendo una tribuna importante, la prima serata sulla rete ammiraglia, soltanto a chi è disponibile a parlare male dei sovranisti. Leggi anche: Che tempo che fa, Fabio Fazio massacrato da Giorgia Meloni A GAMBA TESA «Se guardate la Rai e vedete Fazio la domenica», si è sfogato Matteo Salvini nel corso di una recente comizio in Basilicata, «sembra che governino ancora quelli là», cioè la sinistra. «Non mi danno fastidio le interviste a ogni essere umano di sinistra che insulta la Lega, ma che lo faccia pagato da voi a milioni di euro all' anno». Il tasto dolente è sempre quello, lo stipendio del conduttore Rai: «Io non sono geloso, non ho rancore sociale, ben vengano i ricchi in Italia, però sapere che quel personaggio, per fare il fenomeno, per fare il pseudointellettuale, porta a casa dieci volte quanto porta a casa il ministro dell' Interno, un po' mi girano le scatole. Poi non mi importa gli lascio i suoi soldi e gli lascio Saviano». L' altra domenica c' erano in studio Laura Boldini, Claudio Bisio e don Luigi Ciotti, nessuno di loro potrebbe essere accusato di filo-leghismo. Ed è così tutte le settimane. Ma niente paura, assicura Salvini: «Fazio, Saviano e Gruber più stanno in tv e più prendiamo voti», aggiunge. Fazio «è monocorde, porta a casa 3-4 milioni di euro all' anno, guadagna dieci-quindici volte più del ministro dell' Interno, ma gli auguro lunga vita perché ci porta consenso». Domenica scorsa, ospite in studio era Ramy. Il vice premier ha accusato Fazio di aver «usato» dei ragazzini «per fare audience e per farne una bandiera politica» . Una cosa che, ha attaccato Salvini, «mi ha fatto disgusto». «RAMY E' STATO USATO» Il caso Fazio è sul tavolo della Vigilanza Rai. La Commissione vuole sapere dal presidente Marcello Foa e dall' amministratore delegato Fabrizio Salini maggiori dettagli sui contratti aventi come oggetto i rapporti tra la Rai e Fabio Fazio negli ultimi anni. Sull' invito a Macron si era scatenata anche l' opposizione di centrodestra, a dire il vero. Giorgia Meloni aveva invitato Fazio a «chiedere conto nel servizio pubblico italiano delle politiche neocoloniali che la Francia porta avanti in Africa». E a chiedere anche conto - proseguiva la leader di Fratelli d' Italia - della ragione per la quale «la Francia non consente a queste nazioni di crescere, salvo poi fare a noi le lezioni di morale perché non siamo abbastanza accoglienti con gli africani». Domande che ovviamente Fazio non ha fatto. di Salvatore Dama

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