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Oliver Stone a Libero: "Faccio un film su Donald Trump, una commedia"

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Maria Pezzi
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Regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e...brontolone ! Ma chi conosce il Premio Oscar Oliver Stone sa bene che non è “solo” un grande cineasta, ma anche un uomo che si batte contro le ingiustizie. Presidente di giuria al Festival di Taormina si dichiara soddisfatto dei film in programma: “Bisogna aiutare il festival”, sottolinea, ”sono sempre appuntamenti importanti”. All'incontro si è presentato con la moglie che considera la sua Giulietta. E' una bella storia d'amore: lei è semplice, gentile e affettuosa, lui serio e professionale specie quando si tocca il tema America. Tra i suoi film più noti: Ogni maledetta domenica, con Al Pacino, Wall Street con Michael Douglas, Nato il 4 luglio, dove ha raccontato gli intrighi del potere.   Mister Stone, quanto è orgoglioso del suo film, Nato il 4 luglio?  “Moltissimo ! Lo rivedo e penso sia stato giusto raccontare questa storia”.  La sua America  è cambiata da allora?  “Molti americani hanno dimenticato cosa è stata la guerra in Vietnam. Io parlavo di guerra e loro già pensavano ad una nuova in Iraq. C'è gente che ancora soffre per il trauma, per una persona che si uccide se ne feriscono a centinaia".  Cosa l'ha colpita di più?  “Vedere l'indifferenza. Eppure ci sono stati tanti ragazzi che tornati dalla guerra sono rimasti sulla sedia a rotelle, avevano camminato sulle mine”.  La guerra è un disastro...  “Eppure il presidente Trump parla di una nuova guerra in Iran. Simo sull'orlo di un gran casino”.  Cosa pensa di Trump?  “Qualsiasi cosa dice, sento che devo fare un film su di lui. Me lo chiedono in molti”.  Che tipo di film? “Una comedy, purtroppo è limitante, non c'è il senso della responsabilità politica. Quando ero giovane io, il mondo si faceva più domande. Anche i media e le tv hanno punti di vista diversi. Sa cosa non accetto? L'America come leaders nel mondo”. di Annamaria Piacentini  

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