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Le Iene, Tina Cipollari disperata: "Sto andando a denunciare mio figlio", dramma davanti alle telecamere

Gloria Gismondi
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Alle Iene la disperazione di Tina Cipollari, opinionista storica di Uomini e Donne, è sfuggita di mano. Lo show di Italia1 ha infatti fatto credere alla Cipollari che suo figlio Mattias, nato dall'ex marito Kikò Nalli, avesse modificato la sua macchinetta 50 falsificando la sua firma. Come se ciò non potesse bastare per mandare su di giri una madre, le Iene hanno anche realizzato un filmato fake, nel quale si vedeva il ragazzo sfrecciare per le vie di Roma a 120kmh in gare clandestine con i suoi amici minorenni. Uno scherzo, insomma ai confini con il sadismo. Leggi anche:Tina Cipollari furiosa si scaglia contro Er Faina. Maria De Filippi deve fermarla Tina è stata quindi contatta dall'autofficina, che le ha chiesto di saldare un conto di 2.800 euro per le modifiche apportate al veicolo, e così, rientrata a casa, ha iniziato ad andare letteralmente in escandescenza. Contatta una seconda volta da questi, le è stato inoltrato il video truccato, ed è a quel punto che la Cipollari è esplosa. "Hai fatto morire tua madre, io sto andando all'ospedale. Vai a fa***lo, fai schifo", ha sbraitato contro il ragazzo che cercava in tutti modi di sminuire la cosa. "Ti metto in riformatorio, hai la faccia d'angelo ma sei un delinquente, basta non ce la faccio più", ha continuato a lamentarsi, mentre come una pazza vagava senza meta per casa. Ad un tratto però, Tina è uscita di casa senza dire dove fosse diretta, ed è a quel punto che la troupe delle Iene si è allarmata. L'opinionista si è infatti diretta dai carabinieri per denunciare suo figlio. "Non ci credo mi sta denunciando davvero", ha borbottato incredulo Mattias mentre raggiungeva sua madre. Attesa fuori dalla Iena fuori dalla caserma, prontamente avvisata dalla trasmissione, Tina è stata più che felice di scoprire fosse tutto uno scherzo, ma ha comunque voluto lanciare un importante messaggio: "Non bisogna nascondere le malefatte, anche se sono i nostri figli a farle".

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