Il Festival di Cannes celebra il nuovo film di Asia Argento, Incompresa. Secondo le critiche, si tratta di una pellicola "divertente" e "con un giusto equilibrio"; è "un'affascinante sorpresa" che ha piacevolmente stupito il pubblico del Festival, che lo ha accolto con 8 minuti di applausi, una vera e propria standing ovation, tra risate e grande commozione. Presentato nella categoria Un Certain Regard, il film è tra quelli fuori concorso. Il film - Molti hanno pensato che la storia raccontata da Asia Argento abbia degli spunti autobiografici e la regista ha risposto a queste affermazioni commentando: "Non sono la psicologa di me stessa, è un film personale, non autobiografico, non terapeutico: tutta l'arte è autobiografia, diceva Fellini, ma la perla è l'autobiografia dell'ospite". Incompresa è la sua terza opera da regista e racconta le vicende di una bambina di 9 anni, Aria - interpretata da Giulia Salerno - che nel 1984 è vittima della separazione dei genitori, Gabriel Garko e Charlotte Gainsbourg. Apprezzamenti all'estero - L'ultimo lavoro di Asia Argento non ha conquistato solo il pubblico di Cannes, ma è stato molto apprezzato anche dalla stampa estera: Hollywood Reporter ha scritto che si tratta di una pellicola "che racconta la storia di una bambina solitaria. Un film triste, divertente, dark e molto crudele. Anche utilizzando quasi lo stesso titolo del classico di Luigi Comencini del 1967 che raccontava l’infanzia e la crescita, Asia Argento torna sulla sedia del regista dopo un'assenza di 10 anni con un'affascinante sorpresa, ma qui il dolore e l'eccesso dei primi film è inaspettatamente tramutato in umorismo nero, rendendo la storia ancora più universale e divertente, raccontata con verve vivace e molta di immaginazione". David Poland dell'americano Movie City News ha perfino scritto che si tratta di "Uno dei miei film preferiti a Cannes". I vincitori - A trionfare nella 67ima edizione del festival con la Palma d'oro è stato il film turco Winter Sleep diretto da Nuri Bilge Celyan. Sfuma la Palma, ma raccoglie il Gran prix il film Le Meraviglie di Alice Rohrwacher nel cui cast c'è anche Monica Bellucci. Il britannico Tomothy Spall è stato premiato come miglior attore con la sua interpretazione in Mr. Turner, miglior attrice Julianne Moore per Maps to the stars diretto da David Cronenberg. Miglior sceneggiatura a Andreï Zviaguintsev e Oleg Negin per il film russo Leviathan. Ex aequo per il Premio della Giuria: a Mommy di Xavier Dolan e a Adieu au langage di Jean Luc Godard, rispettivamente il regista più giovane (25 anni) e quello più anziano (83) della rassegna. Il premio per la migliore regia va a Bennet Miller per Foxcatcher.
