Milano, 18 set. (Adnkronos/Ign) - Architetture botaniche in colori plein air, eco-materiali interpretati in chiave design, sculpture nature. E' un geo-giardino, quello che Paola Frani immagina come ambiente ideale per la collezione andata in scena questa mattina alla Societa' Umanitaria e che ha inaugurato il calendario delle sfilate milanesi dedicate alla moda donna per la primavera-estate 2014. Una responsabilita', per la stilista, che ha vissuto il momento con ironia. "Dare il via al programma - dice a Ign, testata online del Gruppo Adnkronos - e' una responsabilita' ma anche un onore . Comunque un passaggio obbligato che facciamo volentieri. Del resto - aggiunge - ogni sei mesi si ricomincia: altro giro, altra corsa, altri esami". In passerella abiti sculpture-nature dalle linee ricercate e il taglio regolare. Geometrie macro e fiori schematizzati. Pizzi tridimensionali e crepe intaglio sangallo. Abiti dalle linee ricercate, gonne a ruota e casacche in organza vestono una donna romantica, dai capelli raccolti e adornati con coroncine chic-botanique. "Una donna molto contemporanea - spiega la Frani - figlia del suo tempo. Con una influenza di tipo artistico, che e' un po' il fil rouge delle mie collezioni. Ed e' una donna che e' femminile senza ostentarlo". Colori e volumi si presentano con un nuovo codice stilistico: "C'e' molta costruzione sulla materia prima - afferma la stilista - e anche sulla forma, che e' fluida ma anche geometrica e romantica". Le tinte, piene e corpose, richiamano i paesaggi della natura, dal verde della terra al blu del cielo. Tagli e intagli intervengono regolari e precisi sull'abito devore'. Le linee s'intersecano creando figure poliedriche che si creano e si moltiplicano. Rombi, rombi all-over sul top lineare, rombi paillettati sulla casacca a esagoni devore'. Completano il look sandali in suede e metallo con tacco colonna, borse gioiello e bangles 'new-art'. Una collezione per una donna che non ha paura di guardare al futuro: "Il nostro clima - sottolinea la Frani - e' sempre molto propositivo. Inventare il futuro e' nella natura dei creativi quindi, anche se il periodo non e' dei migliori, noi non ci abbattiamo e siamo sempre molto propensi a guardare il futuro".




