Milano, 11 ott. - (Adnkronos) - La Cina si configura come uno dei mercati più dinamici e interessanti per il settore calzaturiero italiano: nei primi sei mesi del 2013, l’export di calzature italiane in Cina ha raggiunto la soglia di 817.000 paia, segnando una aumento del 15,1% rispetto allo stesso periodo del 2012, per un valore complessivo del volume d’affari pari a 84,4 milioni di euro (+22,8% rispetto ai primi sei mesi del 2012). Lo evidenzia Assocalzaturifici in occasione dell'inaugurazione di 'theMICAMshanghai'. Se si considera il totale vendite verso l’aggregato Cina e Hong Kong, l’export di calzature italiane ha raggiunto la soglia di 1,9 milioni di paia per un valore di 201,6 milioni di euro. La Cina sale, così, al 12esimo posto nella graduatoria dell’export italiano in termini di valore, guadagnando una posizione rispetto al 2012, e al 24esimo posto in termini di volume. Complessivamente, l’aggregato Cina e Hong Kong rappresenta per l’Italia il settimo mercato in valore, con una quota del 5,2% sul totale export italiano, e il quindicesimo in volume. Per le scarpe italiane, quello cinese si configura come un mercato di destinazione di prodotti di fascia alta, come testimonia il prezzo medio al paio, che nel primo semestre 2013 ha raggiunto la soglia di 106,80 euro, registrando una crescita del 10% rispetto ai primi sei mesi del 2012. Il buon andamento delle esportazioni italiane in Cina non conosce battute d’arresto da anni: se si confrontano i dati del 2012 con quelli relativi al 2008, i flussi in volume delle calzature italiane risultano più che raddoppiati (registrando un aumento del 144%), mentre quelli in valore addirittura quadruplicati (+299,7%).




