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Cala per sempre il sipario

sul Maurizio Costanzo show

Silvia Tironi
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Era il 14 settembre1982 quando per la prima volta le telecamere si accendevano sul ‘MaurizioCostanzo show'. E il 9 dicembre sul salotto più famoso d'Italia calerà persempre il sipario del teatro Parioli di Roma. Dopo 25 anni di attività, 4.400puntate, oltre 8.300 ore di trasmissione e 32.800 ospiti, domani, in secondaserata su Canale 5, andrà infatti in onda l'ultima puntata del seguitissimoprogramma televisivo. Come al solito, saranno presenti ospiti d'eccezione: Afef, Andrea Camilleri, EnzoIacchetti, in collegamento da Milano, GinoStrada, Raffaele Morelli, Katia Ricciarelli e Alfonso Signorini. L'unico momento deltalk dedicato alle passate edizioni è quello in cui Costanzo manderà in ondaspezzoni dello speciale di prima serata, che andò in onda in occasione dei 20anni del ‘MaurizioCostanzoShow' il 19 dicembre del 2001. «È stata unaesperienza straordinaria ed è il caso di dire irripetibile». Sarà questo ilsaluto del conduttore, il quale ringrazierà «quanti mi hanno consentito divivere questa avventura professionale. Innanzi tutto Silvio Berlusconi e PierSilvio Berlusconi che mi hanno lasciato sempre, e sottolineo sempre, l'assolutalibertà nella scelta degli ospiti e nella costruzione del programma.'Imoltissimi redattori che si sono alternati, ma principalmente chi come LuisellaTesta e Marina Nocella mi sono accanto dall'inizio». «Ringrazio anche -prosegue il discorso - i registi via via alla guida del programma e prima ditutti Paolo Pietrangeli, che lo ha diretto per più di dieci anni e ValentinoTocco, che ne è da qualche tempo regista dopo essere stato per un decennioprimo cameraman. È vero, dovrei ringraziare gli scenografi, chi ha lavoratonella produzione e altri ancora. Ma non posso non mandare un saluto ad AlbertoSilvestri, mio coautore per anni e anni e a Franco Bracardi, che mi è statoaccanto con grande professionalità e amicizia. A loro, ovunque siano, il miopensiero grato e un saluto affettuoso». «E poi - aggiunge ancora - devoringraziare voi, voi pubblico. Senza la vostra presenza costante per tanti anniqualunque programma, anche il più interessante, sarebbe naufragato. Grazie,perciò, perché non avrei mai potuto avere quei 33 mila ospiti e vivere 25 annidella storia del nostro Paese con loro e con voi. Voglio anche dire che ovunqueio continuerò a fare televisione, le mie idee, i miei principi, le miebattaglie, che mi hanno consentito di rimanere così a lungo davanti alle telecamere,saranno sempre le stesse. Con quelle idee e quelle battaglie ci siamoconosciuti e ci siamo reciprocamente apprezzati. Spero che così continui adessere. Perciò: grazie - conclude Costanzo - e non perdiamoci di vista».   «Sul palcodel Parioli sono nati artisti, personaggi, miti; sono transitati grandi attori,cabarettisti, politici, scienziati, premi Nobel, protagonisti del nostro tempo,ma, soprattutto, persone comuni, il vero motore della trasmissione e,probabilmente, il segreto del suo venticinquennale successo. Tra i nomieccellenti che hanno partecipato alla trasmissione ricordiamo: Gassman, Sordi,Fo, Scaccia, Foà, Gene Wilder, Kirk Douglas, Richard Dreyfuss, Penelope Cruz,Loren, Lollobrigida, Almodovar, Monicelli, Zeffirelli, Polanski, il PremioNobel Michail Gorbaciov, e tantissimi esponenti della scena politica eculturale, italiana e mondiale, degli ultimi 25 anni». Così il sito internetdel talk show ricorda gli anni e gli ospiti della trasmissione.   «Domani,con l'ultima puntata di un programma cruciale per la storia di Mediaset, sichiude una pagina straordinaria della tv italiana». Così il vicepresidente diMediaset, Pier Silvio Berlusconi,saluta l'ultima puntata del talk show. «Quando ho iniziato a lavorare - continuaPier Silvio Berlusconi - il ‘Costanzo Show' era una realtà unica nel panoramatelevisivo e posso dire che Maurizio in questi anni ha raccontato l'Italia e lanostra vita quotidiana meglio di tutti. E per me c'è anche un fortecoinvolgimento personale. Costanzo mi ha visto ragazzo e mi ha insegnato molto:la mia riconoscenza nei suoi confronti è profonda, totale». «Condivido la suascelta di dire stop  -conclude ilvicepresidente di Mediaset - frutto della lucidità di un uomo che sa quandoarriva il momento di cambiare. E per questo motivo gli formulo i più cariauguri per le sue nuove attività in tv, dove riuscirà a stupirci ancora unavolta. In bocca al lupo, Maurizio».

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