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Petra Magoni rifiuta il tampone: "Per noi cantanti è pericoloso". Concerto annullato, caos a Lucca

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Una strana storia, quella di cui è protagonista la cantante Petra Magoni, che avrebbe dovuto andare in  scena con un concerto in calendario per venerdì 6 agosto all'interno della rassegna "Stanno tutti bene", festival di Gragnano, nel comune di Capannori, in provincia di Lucca. Peccato però che l'evento sia stato annullato all'ultimo minuto perché la cantante ha rifiutato di presentare l'esito negativo di un tampone anti-Covid.

Ne sono seguite accuse reciproche tra la cantante e l'organizzazione. "Non è vero che mi sono tirata indietro, sono loro che mi hanno impedito di fare il test", ha tuonato la Magoni. Tanto che ha poi annunciato di voler ricorrere alle vie legali, così come spiegato dal Corriere Fiorentino.

 

L'organizzazione del festival, da par suo, su Instagram ha spiegato: "A fronte di una comunicazione chiara e netta sulla necessità di avere una dimostrazione di negatività al virus conforme alle direttive del sistema sanitario nazionale, ci è stato comunicato un rifiuto da parte dell'artista Petra Magoni di seguire la direttiva di comportamento definita da Stanno Tutti Bene che FA riferimento alle indicazioni del DECRETO-LEGGE 23 luglio 2021, n. 105". Per farla breve, servivano o il Green Pass o il tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti, entrambi negati dalla cantante.

 

Ma Petra Magoni non ci sta e chiarisce come lei ritenga la comunicazione falsa: "Il tampone prima del concerto? Non è vero che mi sono rifiutata di farlo. Anzi, mi è stato impedito. E lo spettacolo è stato annullato per esclusiva decisione dell'amministratore dell'evento". E ancora: "Nello scambio di email con gli organizzatori ho sollevato dubbi sulla legittimità della richiesta, non contemplata negli accordi iniziali. Alla fine mi ero resa disponibile a farlo in loco ma me lo hanno negato".

Pronta la controreplica degli organizzatori: "Abbiamo avvisato le agenzie di tutti gli artisti in cartellone che avremmo richiesto Green pass o il tampone" e quando, dopo aver detto no, Magoni ha accettato di fare il tampone, "era troppo tardi". Dunque, l'artista aggiunge: "Per chi canta è pericoloso e dannoso abusare dei tamponi, vorrei farli solo lo stretto necessario, avendo concerti quasi ogni sera. Sottopormi sana e senza alcun sintomo a questo trattamento sanitario diventa una tortura e in passato più volte mi è uscito sangue dal naso", ha concluso. Benvenuti al tempo del Covid.

 

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