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Stanley Tucci, "due mesi attaccato a un sondino": la drammatica battaglia contro il cancro, "come mi ha stravolto la vita"

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"Tre anni fa la diagnosi di un tumore alla base della lingua...". Stanley Tucci si racconta per la prima volta in un'intervista. L'attore e regista statunitense di origini italiane, vincitore di due Golden Globe e candidato all'Oscar come miglior attore non protagonista per Amabili resti, svela alcuni momenti drammatici della malattia: "Sono dovuto rimanere attaccato ad un sondino per sei mesi...".  

 

 

"Il tumore era troppo grande per essere operato, quindi curabile solo con dosi massicce di radiazioni e chemio", confessa l'attore di "Hunger Games" e "Supernova": "Avevo giurato che non avrei ma fatto niente del genere perché la mia prima moglie, Kate Spath è morta (nel 2009, ndr) per un cancro al seno e vederla affrontare quei trattamenti è stato terribile". 

 

 


Quell'esperienza lo aveva sconvolto anche e soprattutto per gli effetti che la malattia aveva avuto su tutta la famiglia: "I bambini sono stati fantastici, ma è stata dura per loro", racconta. Per poi svelare come ha preso la decisione di curarsi:  “Ho avuto un sondino per nutrirmi per sei mesi. Non so nemmeno come abbia fatto a partecipare al diploma dei miei figli gemelli".. Sono passati tre anni e dopo cure intensive tra chemio e radioterapia, la malattia è stata sconfitta: "Il cancro ti rende più fragile e timoroso. Ma al tempo stesso anche più forte. Mi sento più vecchio di quanto non mi sentissi prima di ammalarmi, ma ho ancora voglia di andare avanti, e portare a termine le cose", conclude Tucci.

 

 

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