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Maneskin a Coachella, Damiano David e il vaffa in mondovisione a Putin: lo insulta sul palco

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I Maneskin sono la prima band italiana ad approdare sul palco del Coachella Festival, l'evento di musica alternativa più chiacchierato del mondo, e sul palco di Indio, in California, Damiano David decide di infiammare il pubblico insultando Vladimir Putin. Oltre 45 minuti di show, iniziato intorno alle 7.30 ora italiana. La band romana composta anche da Victoria al basso, Thomas alla chitarra e Ethan alla batteria ha esordito chiedendo al pubblico di "fare casino" e ha concluso l'esibizione, sopra le righe come al solito, con l'urlo del cantante "Free Ukrain, fuck Putin".

 

 



La performance è iniziata con Zitti e buoni, il brano con cui i Maneskin hanno trionfato l'anno scorso al Festival di Sanremo e all'Eurovision Song Contest e diventato, nel suo piccolo, un "classico istantaneo". In scaletta seguono poi In nome del padre, Mamma mia, Beggin', (la cover che di fatto li ha lanciati anche in America, con numeri clamorosi su Spotify e interviste nei più prestigiosi show televisivi d'Oltreoceano), I wanna be your dog, I wanna be your slave di cui hanno inciso una nuova versione con Sua Maestà Iggy Pop. In chiusura, i fuochi d'artificio con We're gonna dance on gasoline, il brano con cui i Maneskin hanno aderito alla campagna del Global Citizen #StandUpForUkraine in segno di supporto all'Ucraina.

 

 

 

"Vi siete divertiti? Anche noi ci divertiamo, è un privilegio vivere mentre le bombe cadono sulle città", ha urlato Damiano rivolto al pubblico. E ha citato Charlie Chaplin e il discorso del film Il grande dittatore. Come sempre il frontman ha lasciato il segno anche per il look: stivali e shorts di pelle nera, calze a rete, borchie e una sorta di spolverino di tulle rosa che poi si è tolto durante l'esibizione. 

 

 

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