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Teo Teocoli cacciato da Silvio Berlusconi da Arcore: "Lei pensi a...", rovinato da questa frase

Francesco Fredella
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Una vita televisiva che nessuno dimentica. Quella di Teo Teocoli, nato artisticamente al Derby di Milano, resta una vita piena di soddisfazioni. Ma anche di qualche retroscena, che adesso per la prima volta racconta.

Teocoli e Silvio Berlusconi, da quanto racconta Fanpage, hanno avuto un rapporto burrascoso negli anni. Una volta, si racconta, che il Cavaliere lo cacciò da Arcore durante un meeting. Porte chiuse a Mediaset. La notizia, però, arriva direttamente da Teocoli nel corso di un'intervista a Il Giornale. "Con Massimo Boldi e Gaspare e Zuzzurro andammo da Silvio Berlusconi a Villa San Martino. Parlammo, fece delle proposte, non ero d'accordo e dissi: Lei costruisca pure Milano 2 che io faccio il mio mestiere. Fui praticamente accompagnato alla porta. Aspettai in auto un'ora e mezza prima che gli altri uscissero", dice nell'intervista.

 

 

 

 

Ma poi arrivò la pace. Stiamo parlando degli anni Novanta. Anni d'oro per Teocoli con Mai dire gol. Qualche anno dopo fu proprio Silvio Berlusconi a richiamarmi nelle sue tv, aveva riconosciuto il mio talento", racconta Teocoli a Il Giornale.

 

 

 

 

Ora, nella sua seconda vita televisiva, è tornato a Mediaset a Zelig con Claudio Bisio e Vanessa Incontrada. "Hanno dovuto tagliare dieci minuti perché quel pazzo di Bisio ed io abbiamo improvvisato, oh quello non molla mai", ha detto.  "Io sono un cabarettista e il cabaret è quel mondo dove si balla, si canta, si scherza e si improvvisano cose. Zelig non è proprio casa mia. Io sono più da Derby. Ci ho trascorso 17 anni e quell'impronta non andrà più via". 

 

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