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Gino Cogliandro, morto il comico dei Trettre di Drive In: cosa l'ha stroncato a 73 anni

Francesco Fredella
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E' morto Gino Cogliandro, storico cabarettista napoletano che faceva parte dei Trettrè - che negli anni Ottanta e Novanta in tv. Drive In e tanti altri programmi, milioni e milioni di vecchie lire guadagnati. Insomma, un successo unico. "Una vita insieme sul palco, in tv e non solo", dice Edoardo Romano in un'intervista su RTL 102.5. Edoardo ha fondato i Trettrè insieme a Mirko, l'altro componente del gruppo.  

"L'hanno ricoverato a Salerno, lui viveva a Marina di Pisciotta da molti anni. Io per caso sono a Eboli, come sempre d'estate. Quindi sono vicinissimo a Salerno e sono corso subito all'obitorio appena mi hanno chiamato", racconta a RTL 102.5 Edoardo Romano. "Ci siamo visti alcuni mesi fa", dice ancora. "Ha avuto un infarto molto grave e poi alcune complicazioni polmonari. A 73 anni perdo un fratello, un amico. Ho sentito subito anche Mirko, siamo scoppiati a piangere. Una vita insieme, una vita di risate in tv e non solo. Mi mancherà".

 

 

 

 


I Trettrè (Edoardo Romano, Gino Cogliandro e Mirko Setaro) hanno lasciato definitivamente la tv vent'anni fa, dopo essersi conosciuti negli anni Settanta. Trent'anni insieme in televisione, quella fatta da grandi talenti che venivano dalla gavetta. Poi lo scioglimento del gruppo nel periodo di maggior successo. Solo qualche mese fa, a RTL 102.5 News, Edoardo Romano aveva raccontato la parabola del successo dei Trettrè. "Vorremmo tornare tutti insieme come un tempo", aveva detto in radiovisione. E, infatti, tra i vari progetti c'era anche quello di tornare insieme in uno spettacolo estivo.

Edoardo Romano riavvolge il nastro con un filo di voce. "Negli anni Settanta andai a casa sua a Napoli per chiedergli di sostituire Beppe Vessicchio, lui mi rispose: Che garanzie mi date? Quanto abbiamo riso per quella frase", ricorda a RTL 102.5 Edoardo Romano. "Trent'anni con lui, la sua flemma, la sua generosità, quella di cui molti hanno approfittato", dice. "Il suo carattere era congeniale al gruppo, quando dovevamo prendere importanti decisioni lui diceva: Quello che va bene a voi, va bene anche a me. Per questo l'ho soprannominato il signor Ni", scherza Romano. "Perché non ti sei ancora trattenuto con noi? Avevamo programmato il ritorno in tv. Caro Gino, voglio ricordati con una frase che mi viene spontanea: "Hai deciso di lasciarci senza avvisarci? Me pare na' strunzat". Edoardo rispolvera un vecchio cavallo di battaglia per salutare Gino, suo amico di sempre. 

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