"Non guarderò Sanremo. In casa non ho neppure la tv": Niccolò Fabi ha rivelato di non essere un appassionato del Festival e della televisione in generale. In particolare, il cantautore romano, intervistato dal Corriere della Sera, ha spiegato: "Se partecipa un collega che conosco, a cui voglio bene, lo seguo indirettamente, attraverso quello che viene pubblicato. Ma non mi interessa la ritualità collettiva del programmone, di cui cambiano i presentatori, gli stacchetti, ma non il principio".

"Io tra l’altro mi immedesimo nei cantanti che si alternano sul palco, mi sento coinvolto: non riuscirei a partecipare al gioco dei voti e delle palette. Non parliamo dei talent", ha proseguito Fabi. Che debuttò 25 anni fa proprio a Sanremo, dove vinse il premio della critica per le nuove proposte. Parlando della sua musica, poi, il cantautore l'ha definita "elitaria": "Lo dico senza orgoglio né vergogna. È inevitabile che la famiglia, gli studi, le esperienze di vita e le persone che incontri influiscano sul nostro vocabolario. Io non posso essere popolare: questo è un dato tecnico".
Striscia la Notizia, bufera su Sanremo: notate niente? Occhio al logo
Occhi puntati sulla Rai. Questa volta Striscia la Notizia mette nel mirino Sanremo. Nella puntata in onda sabato 21 genn...Adesso Fabi festeggia 25 anni di carriera. Nei giorni scorsi ha partecipato a La Feltrinelli Red di Firenze per presentare il progetto discografico "Meno per meno". Il suo è un omaggio ai primi 25 anni condivisi con il pubblico. E presto sarà anche in altre 10 librerie italiane. A tal proposito ha detto: "In libreria avrò la possibilità di interagire con la gente in uno scambio diretto e informale. Io non amo i rapporti mediati, perciò sui social sono attivo solo per dare appuntamenti; vado poco in radio, ancor meno in televisione".