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Paolo Bonolis, "Notte fonda": lui e lei provano a capirsi

Alberto Fraja
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Nel suo primo libro Paolo Bonolis parlava da solo, come da titolo, mettendo nero su bianco una autobiografia appassionata e coinvolgente, un flusso di pensieri, ricordi, riflessioni, esperienze e aneddoti che ne hanno scandito la carriera e la vita. In Notte fonda (Rizzoli, 192 pagine, 17,50 euro), seconda fatica letteraria del presentatore, Bonolis ha scelto una modalità di narrazione esattamente contraria: quella del dialogo dove i protagonisti sono due personaggi di fantasia, un marito e una moglie senza nome, indicati semplicemente con un “Lui e Lei”. Il perché di questa scelta lo ha spiegato l’autore stesso in una intervista a Daria Bignardi. «Due verità. La prima: credo che in questo modo non si disperda l’attenzione di quello che si vuole focalizzare nel libro - spiega Bonolis -. Seconda: non sono un descrittivo, non sono capace. Sono rimasto su un territorio che penso di poter frequentare a livello di scrittura perché è più semplificato, perché i personaggi sono nettamente a fuoco e quello che si vuole dire è chiaro, e non si vagabonda in altri territori descrittivi che non mi vedono così pratico».

 


 

La trama: un uomo e una donna, marito e moglie (il Lui e la Lei di cui sopra), escono da un “apericena” e si avviano a piedi verso casa. Era tanto che non passeggiavano insieme e l’occasione è quella di parlare a ruota libera. A lei fanno male le scarpe, ma lui le trova seducenti. Dalle minime cose si fa in fretta a passare ai massimi sistemi nel ping pong verbale. Il Cupolone, cioè la Chiesa, ci opprime o ci incanta? L’Onnipotente: chi è o cos’è? Quando arrivano a casa, il dialogo serrato non si interrompe e basta gettare lo sguardo nella stanza del figlio Marco, al momento in gita scolastica, per veder sorgere delle preoccupazioni, tra un poster di Sferaebbasta e un paio di sneakers dal prezzo astronomico: perché vuole lasciare l’istituto cattolico? Perché se ne sta sempre solo? Da lì, marito e moglie tornano su loro stessi e sulle reciproche gelosie: chi è Mizuko e chi è Rocco, il bagnino che lei ha ripescato su Facebook? Passaggi che mettono in evidenza l’ampio divario generazionale, una sorta di strappo che Lei prova a ricucire. Lo scambio di battute lascia senza fiato e intanto i due mangiano, bevono, fanno l’amore. E riprendono a parlare di tutto, dei danni della tecnologia e di scorpacciate di sushi. Per tutta la notte. Fino al mattino. In questo libro l’autore si interroga sui temi principali della vita offrendo moltissimi spunti di riflessione al lettore su tematiche sostanziali che accompagnano la vita di tutti e che rimandano all’eterna domanda di sempre: che senso ha la vita? E se ha un senso dove e come cercarlo? Un romanzo completamente diverso dalla precedente pubblicazione, ma che ne condivide le stesse finalità solidali. Anche questa volta il ricavato sarà devoluto al Ce.R.S. Onlus a sostegno dei nostri progetti, tra i quali Adotta un Angelo.

 

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