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Pupo al festival di Putin, ecco lo spot: altro scandalo, quale brano canta

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Infuria la polemica su Pupo. E non solo sui social. Infatti il 2 maggio il cantante sarà nella giuria di Road to Yalta, il Festival musicale del Cremlino, una sorta di Sanremo russo. Insomma, Pupo canta per Vladimir Putin, per lo zar sanguinario, per il criminale di guerra. Il tutto alla quinta edizione della kermesse dove, così come si legge sul sito ufficiale "le canzoni sovietiche sulla guerra verranno eseguite in diverse lingue del mondo in duetto con le star del palcoscenico russo". Pupo è indicato come "special guest", così come risalta nella homepage del sito dell'evento.

Per la finale del 2 maggio, è stato allestito un teatro con 6mila posti: dal 2014, anno dell'occupazione, il festival si teneva in Crimea, location quest'anno non praticabile a causa della guerra.

Su Instagram, i russi esaltano la presenza di Pupo, definito "il leggendario italiano, il cantante che ha conquistato i cuori russi molto tempo fa - viene scritto - è stato membro della giuria nel 2021 ed è stato addirittura protagonista sul nostro palco con una canzone".

Ma non è tutto. Nella clip di presentazione mostrano proprio le immagini di Pupo che cantava sul palco dell'edizione 2021. E cosa cantava? Presto detto: Bella Ciao, il canto partigiano, eseguito assieme al collega italiano Thomas Grazioso, al cantante russo Ernest Matskiavichius e alle musiciste della Otta-Orchestra. 

Quest'anno, secondo quanto trapela, Pupo canterà il brano C'è solo un attimo. Una strofa del testo recita: "In questo mondo tempestoso tutto è un'illusione. C'è solo un attimo e tienilo stretto. C'è solo un attimo fra il passato e il futuro. Proprio questo attimo si chiama vita. Il riposo eterno difficilmente rallegra il cuore". Una vicenda sempre più inquietante.

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