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Rai, la sfida di Elisa Isoardi: "Niente marito e figli, perché..."

Daniele Priori
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Ha compiuto 40 anni alla fine del 2022 ma da diciotto stagioni casa sua è la Rai. «Sento di avere un’età nella quale si raggiungono una consapevolezza e una credibilità diversi e un diverso modo di approcciare e guardare il mondo e le proprie stesse scelte». Elisa Isoardi ci si presenta così. Con la coscienza di chi sa di essere uno dei volti più attesi in questa stagione Rai di rinnovamento. Da settembre la vedremo alla guida di Linea verde Life assieme a Monica Caradonna, ogni sabato alle 12.20 su RaiUno per 39 settimane.

La sua, Elisa, è un po’ una conferma, visto che nella stagione appena conclusa ha condotto Vorrei dirti che su RaiDue e un po’ una “ritornanza” per dirla col neologismo del direttore Coletta, sul primo canale. Cosa si aspetta da Linea verde Life?
«Si può dire che è un ritorno anche a Linea verde, perché quella domenicale, dedicata per lo più al mondo dell’agricoltura, l’avevo già fatta anni fa. Linea verde Life al sabato, però, è una trasmissione diversa. Parleremo di territorio, con particolare attenzione mirando alla questione della sostenibilità e alle possibilità che la transizione ecologica mette a disposizione delle imprese ma anche dei singoli cittadini. Linea verde Life sarà un programma giovane, veloce, snello che darà voce agli artigiani virtuosi nella pratica del riciclo ma anche alle startup. Un upgrade in città della Linea verde tradizionale che è stata una scoperta anche per me».

In questa nuova Rai organizzata non più per canali ma per generi secondo lei cosa cambia veramente?
«È già un anno che viviamo in una Rai orizzontale. Nasce da un’idea dell’ad Salini presa in eredità da Fuortes che l’ha resa possibile. Non è un cambiamento avvenuto oggi all’improvviso. L’abbiamo assaggiata e adesso col tempo, dopo un anno cominceremo a coglierne appieno il senso. Ma poi a me piace dire che la Rai è un luogo in cui le cose accadono e magicamente riesce in tutto, grazie ai grandissimi professionisti che ci lavorano da anni».

Parlando di lei. Inizia da modella, studia da attrice e poi da giovanissima avvia una luminosa carriera da conduttrice. Oggi lei stessa come si definirebbe?
«Sono certamente una conduttrice che all’inizio, a 16 anni, è partita dalle montagne di Cuneo, famose per il formaggio Castelmagno, per andare alla volta di Roma. Ho finito gli studi nella capitale e mi sono diplomata in una scuola sperimentale di teatro. Poi ho fatto un po’ di moda e sono entrata in Rai a 22 anni facendo un programma itinerante che si chiamava Italia che vai assieme a Guido Barlozzetti, professore di filosofia. Lui è stato la mia università. Andavamo in giro per paesi, entrando nel vivo delle tradizioni, della cultura, delle identità attraverso un programma di intrattenimento. Diciamo che questo è stato il percorso iniziale nel quale credo mi possa rispecchiare ancora oggi».

Recentemente ha fatto, però, anche un passaggio nel mondo dei reality. È anche quello un mondo in cui si rispecchia?
«È stata una veloce fase della vita prima dei 40 anni (sorride, ndr). Ora più che mai sono lieta del mio percorso da 18 anni in Rai che continua sulla strada dello studio e dell’impegno»

A proposito di generi. Miss Italia da cui lei stessa è partita, dove lo collocherebbe nel 2023?
«Direi che Miss Italia è una vetrina che rispetto ai social di oggi aveva comunque un pensiero dietro. Anzitutto valorizzava l’identità e la bellezza italiana. Poi già quando partecipai io, a 17 anni, Patrizia Mirigliani aveva già messo il dialogo, il talk. Le miss non sfilavano soltanto».

Non le piace il mondo dei social?
«Non l’ho mai usato per monetizzare, per fare pubblicità. Perché preferisco fare altro a livello professionale. Per me i social sono un modo per condividere col pubblico la mia quotidianità e di interagire con loro a livello immediato».

Mentre la televisione?
«La televisione vivrà per sempre perché è la prima compagnia degli italiani. Probabilmente a 60 anni io stessa mi vedo, più che col telefonino in mano, sul divano a guardare Rai Uno. Ciò non toglie che la Rai, anche sui social, attraverso RaiPlay, sta mantenendo il passo con intelligenza. Cioè restando aggiornata al massimo senza perdere l’identità principale dell’azienda che è radiotelevisiva».

C’è una conduttrice alla quale si è ispirata?
«Devo assolutamente alzare questo altarino su Milly Carlucci. Finito con La prova del cuoco, in una fase che è stata un po’ dura per me, lei mi volle a Ballando con le stelle. Non credevo di riuscire neppure a mettere un piede davanti all’altro. In quel momento ho capito che lei oltre ad essere una grande conduttrice è una psicologa, una mental coach, una motivatrice. Mi ha dato tantissimo. Mi ha fatto crescere anche il solo vederla lavorare. Qualcosa che mi rimarrà sempre nella testa e nel cuore. Da lei ho avuto il più grande insegnamento che credo si possa avere da parte di una collega e per questo ci tengo a ringraziarla. Posso dire che quello, anche tra le difficoltà, è stato l’anno in cui ho imparato di più. Un’altra delle cose che si capiscono a 40 anni...»

A proposito de La prova del cuoco, lei a più riprese è stata definita anche l’erede della Clerici. Ci si riconosce in questa definizione?
«Diciamo che è stata una staffetta a più riprese, più che un’eredità. Ci siamo passate il testimone tre o quattro volte. Lo ha deciso il destino».

Quanto, anche secondo la sua esperienza, nella vita di una star della tv si mescolano pubblico e privato?
«È assolutamente doveroso che non si mischino. Di me si sa quello che tutti sanno perché ho avuto una storia con un personaggio pubblico, in vista. È stata una storia vera ed era bella. Poi due personaggi come noi facevano notizia insieme ed è stato normale e anche giusto che la gente l’abbia saputo. Poi, però, uno impara anche che se uno vuole far emergere davvero l’aspetto lavorativo non può più mischiarlo con la vita privata».

Ora è innamorata?
«Non glielo dico, altrimenti smentirei me stessa... (sorride, ndr)».

Allora parlando del suo fidanzato famoso, la scatterebbe e condividerebbe ancora quella foto mentre lui dormiva?
«No perché non pubblicherei più niente della mia vita privata. Proprio come sto facendo».

Qual è il sogno intimo che vorrebbe davvero realizzare?
«La mia vita è il lavoro. Il sogno più grande è davvero vedermi realizzata nella mia professione. Ho scelto di andare via di casa a 16 anni, facendo molti sacrifici, di non sposarmi e non avere figli per arrivare al mio traguardo».

Non le pare di essere un po’ troppo integralista? Su matrimonio e figli per esempio...
«Tutto può succedere nella vita ma questa per ora è una decisione presa. Diventare madre in questo momento per me sarebbe un atto egoistico perché non potrei dedicarmi al 100% alla famiglia. Ne ho parlato anche con mia mamma pochi giorni fa e mi ha detto che lei sa da sempre come sono fatta. È stata una bella emozione sentirmi capita» 

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