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Rai, battutacce durante la telecronaca: "A letto alte uguali", è bufera

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Nuova polemica in Rai dove, in occasione dei Mondiali di Nuoto di Fukuoka, ci sono state battute sessiste, razziste e body shaming. È accaduto durante la telecronaca in onda su Rai Play 2. Protagonisti i telecronisti Lorenzo Leonarduzzi e Massimiliano Mazzucchi che sono incorsi in una serie di scivoloni commentando i nomi, il fisico, e gli stereotipi di questo o quel paese. Un esempio? Commentando la prova di Riccardo Giovannini e Eduard Timbretti Gugiu, nei tuffi sincronizzati, Leonarduzzi storpia il nome dell'atleta italiano ironizzando sul linguaggio cinese. Riccardo diventa dunque "Liccaldo". "I cinesi direbbero così", è la frase pronunciata dal telecronista e finita nel video di pochi secondi che circola in rete.

E ancora: "Fuma bene, fuma sano, fuma pakistano". "Le olandesi sono grosse". "Come la nostra Vittorioso", facendo riferimento alla tuffatrice azzurra Giulia Vittorioso. "Eh grande eh", proseguono i due, prima di arrivare a una conclusione ancora più sconcertante. "Tanto a letto sono tutte alte uguali". Il clou arriva poco dopo: "Questa si chiama Harper, è una suonatrice d'arpa. Come si suona l'arpa? La si..." "La si tocca?". "La si pizzica". Da qui il dialogo è ancora più scadente. "Si la do".

"È questo il vantaggio, gli uomini devono studiare sette note, le donne sono soltanto tre, Si La Do". E dove?. "Sol Sol Fa". Leonarduzzi non sembra essere nuovo a queste battute. Durante la telecronaca del rally di Monza, era stato protagonista di una battuta sessista sul nome del pilota estone Ott Tänak. "Me ne hanno detta oggi una, mi vogliono far vincere 100 euro se la dico, mi hanno detto una battutaccia che io riferisco. 'Donna nanak tutta Tanak', l'hanno cambiata così in brianzolo o in fiorentino non l'ho capita", aveva detto il giornalista, per poi scusarsi successivamente: "Chiedo scusa ma era un po' simpatica, abbiamo rifatto un adagio, non c'è nessun intento sessista, ho il massimo rispetto per le donne".

E ancora nel 2018 apparve sul profilo Facebook di Leonarduzzi un post che augurava buon compleanno ad Adolf Hitler che l'ex membro della commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi denunciò: "Anche alla Rai qualcuno festeggia la nascita di Adolf Hitler. Parliamo di un giornalista che lavora per il servizio pubblico in un paese in cui Presidente ha nominato senatrice a vita una vittima del nazismo come Liliana Segre", scriveva Anzaldi allegando alla denuncia social lo screen del post Facebook pubblicato dal giornalista Rai. 

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