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Anna Falchi, lo schiaffo alla sinistra: "No, quella cosa non mi piace"

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Daniele Priori
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Rimini d’estate è da sempre uno dei luoghi d’elezione perla musica leggera. Una capitale della musica estiva che quest’anno ha scelto la sua regina: Anna Falchi. L’attrice, romagnola doc, sarà la madrina e la conduttrice degli eventi di Rimini in Musica con una serata speciale, a fine agosto, dedicata all’elezione del miglior videoclip dell’anno con la giuria presieduta da Pupi Avati. «Sono sempre particolarmente felice di rimanere legata alla Romagna che rappresenta una parte delle mie origini e il territorio dove sono cresciuta», ci dice Anna Falchi. «Quest’anno poi ci tengo in maniera speciale ad aderire alle iniziative per promuovere la mia terra, in particolare dopo quello che ha subito e sta ancora subendo come conseguenza dell’alluvione. Abbiamo la casa di famiglia in Romagna, mio fratello è nato a Rimini e anche il papà di mia figlia è romagnolo».

Anna, la sua è una presenza che resta luminosa negli anni. Ma ce lo conceda, a parte l’anagrafe non si è accorto nessuno che lo scorso anno ha superato i 50. Dove li nasconde?
«Non penso mai all’età anagrafica. Come spirito, al di là dei complimenti su come uno se li possa portare, sono una persona molto giovanile dentro, forse anche per il fatto di avere una figlia giovane che mi fa restare, come dire, sul pezzo (sorride, ndr)».

Lei è per metà finlandese e metà romagnola. Che rapporto ha con queste sue radici tanto differenti l’una dall’altra?
«Le tengo sempre ben presenti. Mi fa piacere essere questo tenero mix. Del carattere finlandese ho preso la mentalità molto aperta.
Ho sangue freddo. Sono una donna molto indipendente. Mi reputo emancipata e anticonformista. Sono contenta, però di essere cresciuta in Italia e aver preso quella tipica italianità che ci contraddistingue nel mondo. Mi piace essere cresciuta con due culture a confronto».

 



 

C’è un videoclip di una canzone o un tormentone che quest’estate l’ha colpita di più?
«Ce ne sono talmente tanti! Però posso dire di essermi invaghita, professionalmente parlando, di Lazza. Grazie a mia figlia. È un ragazzo meraviglioso, umile. Merita tutto quello che sta ottenendo e in più ha studiato a Bologna, quindi pure lui è un po’ legato alla mia regione. Lazza numero uno».

Lei è stata anche protagonista di un videoclip musicale: Due di Raf. Che ricordo ha?
«È stata un’esperienza bellissima e particolarmente emozionante per me che vengo dal mondo del cinema. Lo girammo tutto a Berlino, in bianco e nero. Quasi un minifilm. Raf poi è un grandissimo artista, capace di lasciare il segno. Quando sono a casa ho sempre canzoni e video musicali a farmi compagnia e ogni tanto mi capita anche di rivederlo. Provo un colpo al cuore ogni volta».

A proposito di musica, parlando con lei è impossibile non citare Sanremo. Le piacerebbe tornare di nuovo all’Ariston?
«L’ho fatto in una delle edizioni condotte da Pippo Baudo. Fu semplicemente indimenticabile. Il Festival resta il mio primo grande amore. E certamente mi piacerebbe tornarci, perché negarlo?».

Quell’anno ha condiviso il palco di Sanremo con Fiorello all’epoca suo fidanzato. Nella stagione tv appena conclusa ha condiviso il palinsesto della mattina di RaiDue ancora con Rosario. Vi portate fortuna a vicenda?
«Ha trovato un parallelo particolare per farmi la domanda di sempre! (ride, ndr). Che dirle? Sono passati trent’anni, ognuno fa la propria vita. Io sono al terzo anno su RaiDue con I Fatti Vostri e non posso che essere felicissima della coincidenza fortunata che vede un artista così bravo e poliedrico sulla nostra rete. A livello professionale sono orgogliosa e mi fa piacere dirlo».

A proposito. È pronta a lavorare con un altro super bello come Tiberio Timperi a I Fatti Vostri. Cosa si aspetta?
«Con Tiberio ci conosciamo da tempo ma è la prima volta che lavoriamo insieme. Sarà tutto una sorpresa. A me le novità piacciono. Mi entusiasmano e mi incuriosiscono. Per cui sono assolutamente ottimista. Poi penso sia importante che in una trasmissione come la nostra nella quale ci occupiamo anche di cronaca e attualità, resti una figura autorevole, come era anche Salvo Sottile, che proviene dal mondo del giornalismo».

 

 

Lei invece viene dal cinema. Ha recitato in un cinepanettone dei fratelli Vanzina, SPQR, che ricordano tutti...
«È vero. È rimasto nell’immaginario collettivo e mi fa estremamente piacere. Quel tipo di commedie italiane molto pop mancano al cinema di oggi. Sono felice di averne fatto parte.
Quando lo rimandano in onda ancora oggi mi scrivono sui social ed è molto piacevole».

Alcune battute sul suo personaggio, Poppea, oggi sarebbero bloccate dal politically correct. Non trova?
«A me queste imposizioni del politically correct non piacciono. Le trovo molto forzate. Siamo arrivati al punto che non si può più dire nulla e mi sembra diventata più che altro una moda. Io poi, come le ho detto, sono anticonformista. Tutto quello che mi obbligano a fare non lo faccio».

All’inizio le ho fatto una domanda sulla sua età. Sa che si parla anche di ageshaming?
«Sono tutte scuse per far parlare di sé e creare hashtag virali. Ma bisogna essere realisti. Ècome se io andassi a presentarmi a Miss Italia. Non me lo posso più permettere perché ho una certa... Però c’è una cosa che non mi piace: la discriminazione verso le donne che scelgono di stare con uomini molto più giovani. Tutti subito a parlare delle donne col toyboy. Peggio se poi fanno figli dopo i 40 anni. Mentre se un uomo di 80 anni si mette con una ragazza più giovane di 40/50 anni e fa figli, nessuno dice nulla. Quello è uno sugar daddy. Facciamolo girare un po’ di più anche questo termine....».

Cosa pensa, invece, della nuova Rai?
«Ne sono entusiasta perché mi pare questa nuova dirigenza abbia molta voglia di sperimentare anche volti e programmi inediti. Sono innesti che potranno fare solo bene alla tv pubblica rendendola più sperimentale e innovativa».

In questa estate di grandi cambiamenti. Qual è stato il colpo di “telemercato” che più l’ha colpita e perché?
«Beh sicuramente l’abbandono da parte di Fabio Fazio di quello che era un po’ il suo porto sicuro».

Mentre nel calciomercato chi vorrebbe vedere arrivare alla sua Lazio di cui è tifosissima?
«Anzitutto spero che Ciro Immobile non se ne vada. C’era così tanto entusiasmo dopo il secondo posto in campionato, adesso sostituito da una sincera preoccupazione. Mi piacerebbe se dal Napoli arrivasse Zielinski».

Oltre la nuova stagione tv ha altri progetti?
«I sogni nel cassetto sono ancora tanti. Nonostante i suoi volgari pensieri sulla mia età, il bello ha da venire... (sorride, ndr)». 

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