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Benedetta Rossi in lacrime: "Spero che queste parole servano"

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Roberto Tortora
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Siamo abituati a vederla piangere nell’affettare le cipolle, vederla giù invece per motivi familiari, lei che si è sempre mostrata in modo semplice, sorridente e spontaneo colpisce al cuore. Stiamo parlando della food blogger Benedetta Rossi. Pochi giorni fa, infatti, è mancata sua zia Giulietta, una figura importante della sua famiglia, alla quale era molto legata. E la cui scomparsa ha un peso ancora maggiore, se consideriamo che è arrivata a soli otto mesi di distanza da quella della nonna, altro pilastro nella vita della star dei fornelli. Nonostante la tristezza, la conduttrice ha voluto condividere il suo stato d’animo con i suoi 8,1 milioni di follower:“Spero che quello che sto per dire possa, in qualche modo, essere utile a qualcuno di voi. Sono stati due colpi durissimi. Loro erano due colonne della mia vita – spiega la Rossi - e sono state sempre presenti durante tutto il mio percorso. Ora che non ci sono più devo andare avanti cercando di trasmettere il loro esempio e i loro valori, ma questo video è soprattutto per comunicare che mi sento tanto fragile, smarrita e spaventata”. 

L’esperta cuoca non ha paura di condividere le sue debolezze, anzi, è un fiume in piena su Facebook: “Sui social siamo tutti sorridenti, tutti siamo forti, vincenti, tutti hanno vite perfette da ostentare: io in questo mondo dove tutti sgomitano per avere un po’ di popolarità in questo momento mi sento estremamente inadeguata. Non ce la faccio a dirvi che è tutto ok quando non è così, non ce la faccio a sorridere quando avrei voglia di piangere, non ce la faccio a mettere una maschera perché non è nella mia natura. Ho paura per mille motivi – puntualizza la food blogger - e ho capito che non mi devo vergognare per come mi sento perché non c’è nulla di sbagliato”.

 

Infine, la lezione e il consiglio ai suoi followers: “Anche se sui social si tende sempre ad ostentare sicurezza, a mostrare solo successi, quello che voglio comunicare è che la vita vera non è affatto così. La realtà prima o poi ci mette davanti alle nostre insicurezze, alle nostre sconfitte e non c'è niente di male ad ammetterle, a mostrarle e se necessario a chiedere aiuto...abbiamo il diritto di essere fragili”.

 

 

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