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Ronn Moss confessa: "Rivoglio Trump, non Beautiful"

Daniele Priori
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Non sappiamo se è più strano incontrare Ronn Moss a Fasano, a metà strada tra Bari e Brindisi, oppure sentirlo parlare con dolcezza della sua perfetta vita da americano di Puglia che si accende quando il baricentro della conversazione si allontana dai dintorni del capoluogo pugliese per tornare proprio oltreoceano. Dove Ronn ha ancora più di un sogno. Anzitutto nella nuova Hollywood che sta nascendo grazie agli sforzi degli attori in sciopero, i quali, secondo il vecchio Ridge Forrester di Beautiful, hanno deciso di puntare tutto sulla loro arte, senza più intermediari. Fino ad arrivare a parlare, con una certa asprezza, del futuro degli Stati Uniti.

Musicista, attore, famoso in tutto il mondo proprio per aver prestato dal 1987 al 2012 il volto (o meglio la mitica mascella) allo stilista protagonista della soap opera Beautiful. La sua prima passione è stata la musica che lo ha visto imbracciare presto un basso con cui ha suonato nel gruppo dei The Player, dalla fine degli anni 70. Tornando ad esibirsi con loro, producendo anche un nuovo album, al termine della sua lunga e impegnativa esperienza nella soap hollywoodiana. Ronn ha scelto di dedicare un suo concerto, in scena oggi, alla beneficenza per donare un sorriso ai giovani disabili della cooperativa New Dreams-Oltreamici di Grottaglie, in provincia di Taranto.

 

 

 

Ronn, come va la sua nuova vita in Italia?
«Nella mia seconda casa in Puglia va tutto molto bene. Qui mi sento ispirato e creativo».

Perché ha scelto di vivere proprio in Puglia?
«Perché amiamo stare vicino al mare. Poi per il clima e la tranquillità che ci sono qui».

Ci racconti la sua giornata tipo a Fasano?
«La mattina preparo il cappuccino a mia moglie e glielo servo a letto. Mi piace tantissimo passare il tempo a sistemare le cose in casa e poi a lavorare in studio alla mia musica. In più mi diverto particolarmente a fare piccoli barbecue che poi consumiamo nel nostro gazebo che abbiamo costruito di recente»

Cosa le piace e cosa non va, secondo lei, in Italia?
«Mi piacciono la qualità della vita, il cibo e il vino. Non mi piace il fatto di dover guidare tanto e i problemi alle reti internet che mi pare proprio ci siano qui in Italia».

A Taranto suonerà per i giovani con disabilità. Esistono situazioni analoghe di sostegno e integrazione per i ragazzi disabili negli Stati Uniti?
«Sì, c’è qualcosa di simile. Penso in particolare a un’associazione che si chiama Special Olympics e organizza manifestazioni sportive per bambini con disabilità».

Da dieci anni ha lasciato il set di Beautiful. Com’è la sua vita senza Ridge Forrester?
«Ridge sarà sempre una parte di me, ma mi diverto a vivere la mia vita come Ronn e la gente mi conosce meglio, ora, attraverso i miei nuovi impegni nella musica e nel cinema».

Ha continuato a seguire Beautiful?
«No, non guardo la tv. Non ho tempo proprio perché sono troppo impegnato con i miei progetti creativi».

In passato ha partecipato a Ballando con le Stelle. Le piacerebbe prendere parte a qualche altro programma televisivo italiano?
«Dipende... In questo periodo non sono molto interessato alla televisione».

Cosa pensano negli Stati Uniti dell’Italia senza Silvio Berlusconi?
«Pensano che mancherà moltissimo perché ha rappresentato un pezzo importante della cultura e del modo di essere italiani».

Ha avuto modo di conoscerlo di persona?
«Sì ho avuto il grande privilegio di incontrarlo l’anno scorso e l’ho trovato un uomo divertente e intelligente».

Sarà Donald Trump a tornare alla Casa Bianca o l’anno prossimo vincerà di nuovo Joe Biden le elezioni presidenziali in Usa?
«Credo che Trump tornerà a fare il presidente in quanto è chiaramente lui ad essere più popolare tra gli elettori americani. Biden in realtà non è mai stato eletto. La sua presidenza è figlia di un imbroglio. Tutto questo sta diventando sempre più evidente, così come stanno smascherando anche alcuni dei suoi famigliari che si sono macchiati di crimini».

Cosa pensa dello sciopero degli attori di Hollywood?
«Penso che tutto stia cambiando a Hollywood come nell'industria musicale che non sarà più un’entità controllata da terzi. Saranno sempre più gli artisti ad avere il controllo sulla loro arte. Io spero di poter essere un pioniere della nuova Hollywood che emergerà dalle ceneri di quella vecchia».

E nel futuro di Ronn Moss cosa dovremmo aspettarci?

«Ancora più musica, film e forse un'autobiografia»

 

 

 

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