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Antonella Elia, confessione-choc: "Ero oca, quanto mi pagavano per un autografo"

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Antonella Elia si è raccontata senza filtri in un’intervista concessa al Corriere della Sera. La showgirl ha ripercorso tutte le tappe della sua carriera, partendo dalla popolarità che l’ha investita a 27 anni grazie alla televisione. “Io la popolarità l’ho sempre vissuta male - ha confidato - on ho mai pensato che fosse una figata, anzi mi innervosiva questo marasma di ragazzini in delirio che ci aspettavano fuori dagli studi. Facevo anche tante serate in discoteca, ma mi sentivo strana ad andare in un locale a firmare autografi ed essere pagata per questo. Mi chiedevo: ma come è possibile? Vado lì, non faccio niente per un’ora, e mi pagano”. 

Tra l’altro Elia ha ammesso che percepiva dei compensi fuori dal mondo: “Tantissimo, anche cinque milioni, o forse quattro. Cifre esorbitanti… Ero sovrastata da tutta questa popolarità, mi destabilizzava. Ti fai delle domande: ma veramente merito, valgo tutto questo? La stessa follia mi accadde dopo la prima Isola dei famosi, con paparazzi e persone comuni che mi inseguivano”. La cosa curiosa è che la showgirl ha avuto successo interpretando il ruolo della svampita in tv: “Tutti quelli con cui ho lavorato chiedevano che io fossi goffa e facessi ridere, nessuno mi istruiva per essere seria, compita e professionale. Io ci marciavo, mi faceva comodo e mi era richiesto. Certo rivedendomi adesso, mi dico: ammazza quanto ero oca, mi imbarazzo vedendomi, mamma mia; va beh che ero ragazzina, ma avevo già 30 anni”. 

 

 

Nel corso dell’intervista è saltata fuori anche una scena che oggi è un cult, quella in cui la Elia si complimentò con la concorrente della Ruota della Fortuna per aver rifiutato una pelliccia vinta grazie allo sponsor. Mike Bongiorno se la prese molto, arrivando anche a insultare la showgirl: “Si arrabbiò da pazzi, me ne disse due o tre, io mi misi a piangere e lui mi fece chiamare in camerino: ‘Ma perché te la prendi tanto? Ti ho solo detto che sei rincoglionita’. E mi abbracciò. Mike mi voleva bene, come Raimondo e Corrado”. 

 

 

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