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Pierfrancesco Favino, la rivelazione: "Ho avuto un'esperienza omosessuale"

Roberto Tortora
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La battuta Nando Martellone (alias Massimiliano Bruno) in Boris, serie tv ormai già attempata, si conferma sempre attuale: “Una volta ci stavano i ruoli per gli attori, adesso li fa tutti Favino”. E, in effetti, è proprio così: per bravura e talento, Pierfrancesco Favino è oggi uno dei migliori attori italiani e lo troviamo spesso coinvolto a recitare in ruoli importanti e in produzioni internazionali. Il suo ultimo lavoro è il film Comandante, in cui Favino interpreta Salvatore Todaro, ufficiale al comando di sommergibili della Regia Marina durante la Seconda Guerra Mondiale. Film già presentato in apertura dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia e in uscita nei prossimi giorni in tutte le sale. 

Il suo successo come attore non è più una notizia, ma a far scalpore è un aneddoto raccontato dall’attore in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Favino racconta il suo lavoro, la sua capacità di adattare il corpo ai ruoli richiesti (per l’ultimo film ha perso 9 chili con l’aiuto di una biologa nutrizionista) e svela un dettaglio sul suo passato “sentimentale”. Non è sempre stato, come si possa pensare, un etero convinto, ma ha avuto dei dubbi sulla sua sessualità.

 

Dubbi che non voleva restassero tali e che è riuscito a sciogliere grazie ad un uomo, più grande di lui, che lo corteggiava: “Non fu nulla di carnale. Ho capito che non ero omosessuale. Nello spettacolo l'omosessualità è sempre stata presente”. L’attore romano spiega quanto, nel suo mondo, i tempi siano cambiati: “Se una volta provavi un'emozione per uomo, ti chiedevi cosa avevi di sbagliato. Adesso per le nuove generazioni è tutto più semplice”. Di sicuro, è stato molto amato dalle donne quello che lui stesso dichiara essere un suo modello di attore: “Mi ispiro a Gian Maria Volontè”.

 

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