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Fedez, l'affondo di Stefano Feltri: "Cosa c'è dietro la sua beneficenza"

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"Sembra di capire che Fedez sia preoccupato che l’incidente reputazionale che ha colpito la moglie possa danneggiare anche le sue attività di beneficenza": Stefano Feltri, ex direttore del quotidiano Domani, lo scrive sul suo blog "Appunti", in riferimento a quanto successo nelle scorse ore, ovvero la multa di oltre un milione di euro comminata dall'Antitrust a Chiara Ferragni e Balocco per il pandoro solidale di un anno fa. Subito dopo l'esplosione del caso, il rapper ha deciso di difendere l'influencer nelle sue storie Instagram. Ma, come fatto notare da Feltri, non ha fatto solo questo, ha anche voluto rivendicare tutta la sua attività benefica, dal Covid in avanti: "Sull’eleganza di questa mossa - prendere le distanze dalla moglie con la scusa di difenderla - Fedez se la vedrà in famiglia".

Detto questo, Feltri ha rivelato di aver preso "sul serio" l'invito del cantante "ad andare a vedere il bilancio sociale della Fondazione Fedez Ets (ente del terzo settore) che è il braccio operativo della attività benefiche di Fedez". E a tal proposito si è chiesto: "Ma l’attività della sua fondazione è così strepitosa come la racconta nel video su Instagram? In effetti i bilanci sono pubblici, e ci sono cifre molto diverse da quelle che Fedez elenca nel video come risultati di raccolte fondi milionarie". Scendendo nel dettaglio, il giornalista ha sottolineato: "Nel video Fedez parla di 3 milioni, 7 milioni, ma quelle sono somme raccolte durante la pandemia nel 2020 con la piattaforma Go Fund Me che, pochi mesi dopo, è stata oggetto di contestazioni sempre dall’Antitrust perché imponeva ai donatori delle 'mance' alla piattaforma surrettizie che aumentavano anche del 10 per cento il costo della donazione. Di questo i Ferragnez non avevano colpa, ovviamente, ma certo non sono fortunati sul tema beneficenza e antitrust".

 

 

 

Poi ci sarebbe stato il passaggio da GoFund Me alla Fondazione Fedez Ets. "Ma qui - ha fatto notare Feltri - le cifre in ballo sono molto, molto più basse. La sua fondazione nel 2022 ha raccolto soltanto 342.000 euro, 180.000 dei quali versati dallo stesso Fedez. Quindi l’intera attività di raccolta dal pubblico si limita a 152.000 euro da singoli individui e 13.000 circa da aziende.  Non è una mia opinione, lo spiega il bilancio stesso". Al di là delle cifre, comunque, secondo il giornalista, a colpire è soprattutto il fatto "che la donazione alla Fondazione Fedez sia fatta da Fedez in persona, non dall’azienda che possiede assieme alla madre Annamaria Berrinzaghi e al padre Franco Lucia. Di sicuro questa scelta - donare come individuo invece che come società - si può rivelare vantaggiosa da un punto di vista fiscale".

 

 

 

A tal proposito, Feltri ha citato il sito specializzato in materia fiscale Ipsoa: “In base alle previsioni dell’art. 83 del CTS, dall’imposta lorda sul reddito delle persone fisiche si può effettuare una detrazione di importo pari al 30% degli oneri sostenuti dal contribuente per le erogazioni liberali in denaro o in natura a favore degli ETS". Infine, il giornalista ha voluto mettere l'accento su un aspetto in particolare della beneficenza del rapper: "Se li donasse tutti come individuo, se ne accorgerebbero in pochi, sarebbe soltanto apprezzabile generosità di un uomo di talento che guadagna molto. Ma con una fondazione e le foto con gli enormi assegni consegnati a politici e istituzioni la beneficenza diventa un’altra cosa. Anche l’Antitrust osserva, nella vicenda Balocco, che per un influencer associare il proprio brand a iniziative caritatevoli può essere un ottimo affare". 

 

 

 

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