Chiara Ferragni prepara la controffensiva: chi ingaggia nella task-force
Chiara Ferragni prepara la controffensiva. La polemica e le conseguenze dello scandalo del pandoro griffato rischiano di minare la sua reputazione. E non solo. Così l'influencer schiera una vera e propria task force. Lo staff dell'imprenditrice digitale starebbe lavorando per mettere su una unità di crisi per superare la fase più difficile della sua carriera. Stando a quanto scritto da La Stampa non c'è ancora la firma ufficiale, ma Ferragni avrebbe scelto lo studio Gianni Origoni. Gli esperti dovrebbero occuparsi degli aspetti legali, societari e civilistici. Mentre per gli aspetti di diritto penale, lo studio incaricato dovrebbe essere quello di Marcello Bana.
Ma la task force dovrebbe arricchirsi anche dell'agenzia di comunicazione e web reputation Community, guidata dal founder e Ceo Auro Palomba. Come ribadito, anche se manca l'ufficialità, la firma dovrebbe essere questione di ore. Da lì in poi, il lavoro sarà coordinato tra i tre soggetti per garantire l'uscita dall'impasse di Chiara. D'altronde tutte e tre le realtà sono abituate a lavorare con grandi famiglie imprenditoriali e a districarsi nella tela delle crisi aziendali. Lo scopo è proprio quello di risollevare l'immagine di Ferragni, che in questi giorni ha subito un duro colpo. Tanti i follower persi. Le stime parlano di un 100 mila in meno di una settimana.
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Per non parlare poi dei contratti con brand internazionali e collaborazioni con aziende che negli anni si sono appoggiate alla sua immagine per promuovere i propri prodotti. Basti pensare che il gruppo Safilo ha detto stop al contratto siglato nel 2021. In gioco ci sono infatti i rapporti con Tod's, che nell'aprile del 2021 aveva aperto le porte del consiglio di amministrazione all'influencer. Ma anche con Arval o Pantene e Nespresso, oltre a Swinger e alla gioielleria Morellato. E ancora, è lunga la lista: Pigna per la cartoleria, Mofra, che si occupa di calzature e Nanan, specializzata in prodotti per l'infanzia.
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