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Chiara Ferragni, l'esperto: "Il silenzio sul web costa caro"

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Paola Natali
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Dopo il caso del pandoro della Balocco e la vicenda delle uova di Pasqua di Dolci Preziosi, l’impero di Chiara Ferragni paga il danno d’immagine. Problemi non solo con i follower ma anche con i brand con i quali l’influencer ha sottoscritto contratti. Safilo Group ha comunicato «l’interruzione dell’accordo di licenza a seguito di violazioni di impegni contrattuali assunti dalla titolare del marchio». Sul profilo social dell’influencer non viene pubblicata nessuna storia e l’ultimo post risale al 18 dicembre. Cosa comporta a livello economico e come danno per il brand Ferragni? Lo abbiamo chiesto a Gianluigi Ballarani docente presso l’università di Pavia in Digital.

Come ci spiega Ballarani: «Se consideriamo che l’attenzione è un elemento fondamentale, correlato alle vendite di un brand, sicuramente un’inattività prolungata può portare a dei mancati incassi; è come se un’azienda spegnesse tutte le pubblicità per giorni. Nel frattempo però dobbiamo considerare che l’attenzione sulla Ferragni e sui suoi brand è alle stelle e, anche se dalle analisi il sentiment è più negativo che positivo, si tratta sempre di attenzione, conseguentemente l’azienda interrompe le pubblicità ma al tempo stesso tutto il mondo parla di lei e si genera quelle che vengono chiamate “earned media”».

 


Ballarani sottolinea che: «Dopo il video di scuse, la scelta del silenzio è una strategia spesso adottata per non “gettare benzina sul fuoco” e attendere che si calmino gli animi ma allo stesso tempo il silenzio, crea nella base follower anche un sentimento di “attesa” e “mancanza”. Inoltre il fatto di non pubblicare, le consente di gestire e rifocalizzare la sua immagine digitale in risposta alle controversie, pianificando un rientro che possa ottimizzare l’impatto positivo sulla sua reputazione e sull’engagement del pubblico» Parlando di aziende e di brand in fuga «la perdita di follower e la situazione con Safilo evidenziano un rischio concreto che altri brand possano rivedere le loro collaborazioni. I brand tendono a essere estremamente cauti riguardo all’immagine pubblica e alla reputazione degli influencer che rappresentano i loro prodotti. Una risposta strategica e ben gestita alle controversie è quindi cruciale per mantenere rapporti solidi con i partner commerciali attuali e futuri».

 

 

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