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Leo Gullotta, rivelazione choc: "Perché mi hanno fatto fuori dalla serie"

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Leo Gullotta si confessa e lo fa al Corriere della Sera. L'attore da poco ha confessato di aver sposato il suo compagno dopo 32 anni passati insieme. E nel colloquio con il Corriere Gullotta ha raccontato il momento in cui nel 1995 ha dichiarato di essere gay: "Ero alla conferenza stampa di presentazione del film di Christian De Sica “Uomini, uomini, uomini”, storia di quattro omosessuali borghesi. A un certo punto un giornalista mi chiese se ero omosessuale. Risposi: "Sì. Perché? Mi dica". Rimase zitto. Ma tutto questo fece molto scalpore". Poi ha aggiunto: "Fino ai 30 anni ho vissuto una vita eterosessuale, poi ho capito che la cioccolata non mi piaceva più: desideravo la crema, e così ho fatto".

Poi si sfoga e parla di un episodio che lo ha toccato da vicino: "Quando in un Paese democratico come l’Italia mi sono sentito dire: no guarda, tu non lavori con noi perché sei omosessuale. Quell’episodio mi fece molto male. Durò un pomeriggio, cominciai a protestare, ad alzare il ditino: era sbagliato, volevo che me lo dicesse in faccia chi lo aveva deciso. Ma la mia domanda veniva sempre elusa: la colpa era sempre di qualcun altro".

La serie a cui si riferisce è quella su Don Pino Puglisi: "In quel momento Puglisi era in odore di beatificazione e un funzionario Rai ebbe paura che lo mandassero via perché un personaggio del genere non poteva essere interpretato secondo lui da un omosessuale. Alla Chiesa però non interessa assolutamente nulla di tutto questo, ho fatto tanti personaggi in abito talare e la Chiesa non mi ha mai detto nulla". 
 

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