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Angelina Mango perseguitata anche a Sanremo: "Ansia e paura"

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Il dramma segreto di Angelina Mango portato alla luce da una inchiesta della magistratura: la giovanissima cantante rivelazione di Amici, vincitrice dell'ultimo Festival di Sanremo e protagonista pochi giorni fa all'Eurovision a Malmoe era vittima di uno stalker. L'uomo, un 49enne, era stato anche a Sanremo lo scorso 6 febbraio. Ora è ricoverato in misura cautelare nel reparto di psichiatria dell'Arcispedale di Cona (Ferrara).

Sconcertanti i dettagli emersi dall'inchiesta: il 49enne aveva cercato di avvicinare la cantante, figlia del compianto e mai dimenticato Pino Mango, a un evento a margine della kermesse cercando di convincere gli addetti alla sicurezza di aver una relazione con la cantante in cui era il suo "protettore" da presunte persone che "volevano farle fare una fine mortale".

Le indagini sono state condotte dal commissariato Porta Ticinese della polizia di Stato, dopo che prima la madre e poi Angelina Mango hanno sporto denuncia. Gli atti persecutori che "hanno creato un perdurante e grave stato di ansia e di paura ingenerando" nelle due donne "un fondato timore per la loro incolumità" sono iniziati a dicembre 2023 quando l'uomo, con precedenti e acclarati problemi psichici, ha scoperto l'indirizzo di casa di Laura Valente, la madre della cantante e vedova di Pino Mango, inviandole delle lettere e poi appostandosi nel tentativo, in più occasioni, di far avere ad Angelina Mango spray urticanti e confezioni di psicofarmaci. Sulla base delle indagini dei poliziotti a meta' febbraio, su richiesta della pm Elisa Calanducci, la gip di Milano Stefania Donadeo aveva messo agli arresti domiciliari il 49enne.

Tuttavia, in questi ultimi tre mesi l'uomo, che non seguirebbe le terapie prescritte, avrebbe continuato a tempestare di messaggi e raccomandate le due donne tanto che la pm, coordinata dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella, ha chiesto l'aggravamento del ricovero in luogo di cura, concesso dalla gip Marta Pollicino. In questi mesi il 49enne avrebbe anche inviato delle email pec ai magistrati, coinvolti nel procedimento, chiedendo un risarcimento danni.
 

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