L'Impero romano fa sempre ascolti
CHI SALE (“Il potere dell’acqua” - Canale 5) Di recente ha fatto rumore la scelta della Rai di spostare la messa in onda del programma “Noos” di Alberto Angela perché veniva regolarmente battuto da “Temptation Island”. Una decisione comprensibile se si punta a preservare i prodotti che hanno bisogno di rodaggio, senza mandarli al massacro. Invece non si è persa l’occasione per imbastire una polemica contro il Servizio Pubblico. Sono in pochi a ricordare che molti format, come “C’è posta per te” o “Le Iene”, furono spostati varie volte allo scopo di tutelarli e farli crescere.
Proprio Mediaset in questi giorni ha scommesso sul morning time per mandare in onda una docu-serie dal titolo “Il potere dell’acqua”, una sorta di guida illustrata che spiega con rigore storico ma senza cadere in tecnicismi la maniacalità e il raziocinio con cui i romani amministravano l’acqua destinata ai cittadini dell’Urbe e a tutto l’Impero. Gli autori ottengono un duplice risultato: valorizzare la peculiarità di un bene indispensabile e spiegano anche che si trattava di un formidabile strumento di potere e di controllo sociale che fu determinante per consolidare il dominio dell’Impero Romano. Risultato: 11% di share e punte di 600mila spettatori. Poteva sembrare un azzardo e invece ha funzionato. Ci vuole pazienza con questi prodotti.