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Oceanman Cattolica, Ironman, ultra trail: lo sport endurance è in boom

mercoledì 14 maggio 2025
Oceanman Cattolica, Ironman, ultra trail: lo sport endurance è in boom

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Ultra trail e sky running sui sentieri, Ironman tra onde, bici e corsa, Gran Fondo sulle due ruote, nuoto in mare, maratone: le lunghe gare di endurance sono in crescita verticale, in Italia e nel mondo. Negli ultimi 15 anni, ad esempio, chi corre sui sentieri è passato da 1.5 milioni a 5 milioni nel mondo e le ultra maratone 15 anni fa quasi non esistevano mentre oggi gli appuntamenti solo in Italia sono decine. 

E 10 anni fa in Spagna è nato Oceanman circuito di gare internazionali di nuoto in mare, l’Italia, terra di montagne e grandi ciclisti, da tempo è leader anche nel nuoto grazie a campioni come Paltrinieri e Pellergini. Non è un caso quindi che sia uno dei paesi di riferimento anche nel nuoto di lunga distanza in mare. Oceanman Cattolica, che anche per l’edizione 2025 — in programma dal 23 al 25 maggio — è praticamente sold out in tutte le distanza (10, 5, 2 km e staffette) e in gara porterà 700 nuotatori, confermandosi una delle gare di nuoto più partecipate al mondo. Tra i tanti in acqua, ci sono circa 20 atleti paralimpici. Il nuoto in acque libere ed in particolare il circuito Oceanman è uno dei pochissimi casi in cui atleti paralimpici, donne, uomini, master e nuovi talenti gareggiano insieme nella stessa classifica, valorizzando la performance individuale al di là delle categorie... e pure il piacere di nuotare in mare, in mezzo alla natura.

Se in Romagna le gare di endurance sono una costante (l’Ironman Italy Emilia-Romagna, in programma a Cervia il 21 settembre 2025, registra da anni numeri da record), forse è proprio Cattolica la capitale italiana dello sport praticato, visto che oltre ad Oceanman ospita anche Granfondo Squali (ciclismo) e la Inferno Beach Run (corsa in spiaggi). Tutte e tre la manifestazioni si svolgono in primavera e allungano di diverse settimane la stagione turistica della bella cittadina.

Nelle gare endurance si crea spesso un' atmosfera speciale, visto che competono atleti professionisti e dilettanti, uniti dalla stessa determinazione. A livello commerciale, però, contano soprattutto gli amatori. Non solo per chi li ospita in hotel, anche per chi propone loro bici simili a quelle dei campioni da 10.000 euro, scarpe da trail e da maratona che costano spesso 250 euro, orologi sportivi, integratori miracolosi... «La fatica che facciamo è la stessa, anzi noi atleti diversamente veloci stiamo lunghe ore in più sui percorsi. Chi però crede però che a fare le differenza siano le scarpe e non le gambe e la tecnica di corsa sbaglia di grosso», racconta Lorenzo Tiezzi, giornalista e comunicatore per lavoro ed ultra runner per passione. Dopo aver corso sei 100 miglia (gare da 170 km con forte dislivello), ha pubblicato “Quanto manca?” (Kdope), un anti-manuale dell'ultra trail in cui non manca un po' di polemica.

Ma anche se più di qualcuno storce il naso, sentirsi atleti 'estremi' piace. Per questo il circuito UTMB, quello che organizza il celeberrimo l'Ultra Trail du Mont Blanc, ogni a fine agosto, ormai propone anche decine e decine di gare in giro per il mondo. L'iscrizione alle gare di questo circuito costa cara, ma ciò non frena gli appassionati. E così, dal 7 al 9 novembre 2025, UTMB per la prima volta sbarca al Sud. I partecipanti affronteranno percorsi tecnici tra ulivi millenari, muretti a secco e scorci sul mare del Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine, con arrivo a Castellaneta Marina. Perché l’endurance non è solo sport, ma anche valorizzazione del territorio e creazione di nuove economie locali.