A questo "Jurassic" manca la tensione

di Giorgio Carbonedomenica 6 luglio 2025
A questo "Jurassic" manca la tensione
2' di lettura

E siamo al Jurassic numero 7. A 32 anni da quello messo in scena da Spielberg, il cinema hollywoodiano non ha ancora rinunciato ai lucertoloni, anche se non giureremmo sull’eventualità di un numero 8.
La serie, come è evidente da questo film di Gareth Edwards, ha ormai dato tutto, ma non è ancora esaurita la voglia delle grandi case di ricicciare storie e personaggi famosi (tra una settimana arriva l’ennesimo Superman).

Ricicciata è certamente la sequenza della valle dei dinosauri che fece restare a bocca aperta il pubblico del 1993 (qui, riproposta pari pari arriva a metà film, ma le bocche aperte sono quelle di qualche personaggio). La nuova storia parte dunque 32 anni dopo. Trascorsi i quali i mostri antidiluviani non se la passano troppo bene. Tra le varie spedizioni di caccia e i disagi ambientali (il pianeta nel 2000 s’è rivelato invivibile anche per loro) i poveri mostri si sono numericamente ridotti ai minimi storici. I pochi sopravvissuti campano su un isolotto equatoriale. Ma non li lasciano in pace neanche lì. Gli scienziati di una multinazionale farmaceutica sono convinti che dal dna dei mostri è possibile ricavare un miracoloso farmaco salva cuore e hanno organizzato una spedizione del fatidico isolotto (lo scopo non è il bene dell’umanità, ma i favolosi guadagni con lo smercio dei farmaci ai ricchissimi).

E la spedizione parte, capeggiata da una tosta avventuriera (Scarlett Johansson mai così sexy come donna d’azione) e da due scienziati: secondo la prassi uno idealista, l’altro avido affarista. Una passeggiata, secondo gli organizzatori. Pare che i mostri dell’isola siano pure vegani. Vegani un cavolo. Il primo dinosauro incontrato in mare aperto è un bestione immenso che ha l’orrenda boccaccia dello squalo di Spielberg e pure le stesse abitudini gastronomiche. Niente paura. Ci pensa Scarlett a sparargli due siringhe-sedativo nella corteccia. Ma le vicissitudini non sono finite. Anche alle traversie della spedizione si uniscono quelle di una famigliola che s’aggirava per imprudente diporto in quelle acque. Prima del ritorno alla civiltà (con farmaco miracoloso) il gruppo deve vedersela con creature (terrestri) che assomigliano agli Alien e con mostri alati che richiamano quelli di Space Patrol. Bene. Non si può dire che il reparto effetti speciali non ce l’abbia messa tutta per rimettere in scena il bestiario di un milione di anni fa. Ma questo numero 7 non centra il bersaglio come il 5 e il 6. Che non avevano grandi pretese, ma la tensione, una volta schiacciato il pedale dell’acceleratore non la mollavano mai. Avanti senza tregua fino all’ultimo dinosauro. Qui invece la storia lascia troppo spazio all’imprudente famigliola che non sembra uscita dalla penna di David Koepp (sceneggiatore del primo Jurassic ma anche di molti horror) ma da quella di uno stipendiato della scuderia Disney (non manca nemmeno il soave animaletto).

JURASSIC WORLD - LA RINASCITA. Con Scarlett Johansson, Rupert Friend e Jonathan Bailey. Regia di Gareth Edwards. Produzione Usa 2025. Durata: 2 ore e 14 minuti.