Netflix, nuova frontiera in tv: sei fai sesso, perdi

di Andrea Fatibenedomenica 27 luglio 2025
Netflix, nuova frontiera in tv: sei fai sesso, perdi
2' di lettura

Dal colosso californiano dello streaming approda sulle nostre (smart) TV un format rivoluzionario che ha già conquistato gli amanti del trash di mezzo mondo. Tra corpi tatuati, fisici scolpiti e sguardi maliziosi, Too Hot to Handle si impone fin da subito come il nuovo punto di riferimento per quel filone di reality che, sulla TV tradizionale, ha già sfornato cult come Temptation Island ed Ex on the Beach.

Ma qui la posta in gioco si alza, e l’indice di provocazione raggiunge vette decisamente più audaci. La premessa dello show prodotto in casa Netflix è piuttosto semplice. Dieci giovani, equamente divisi tra gentiluomini e gentildonne, spendono le vacanze tutti insieme in una villa caraibica, con tanto di piscina e tutti i comfort possibili. L’obiettivo? restare lontani dalla tentazione della carne. A vigilare sul gruppo, meticolosa selezione di soggetti altamente libidinosi, Lana, un’entità digitale super-etica che tiene sotto controllo tutti gli angoli della villa per mezzo di telecamere nascoste. L’obiettivo di Lana è insegnare il vero amore a queste anime soggiogate dalla passione, anche grazie a un prezioso incentivo di 100mila euro.

Una cifra che, al termine del soggiorno, viene divisa tra i concorrenti, a patto che ne rimanga qualcosa. Sì, perché l’insidia c’è, ed è piuttosto grossa per questi specifici soggetti: sesso vietato, così come qualsiasi attività correlata. A ogni trasgressione, una cifra viene sottratta al totale, che si riduce tra le effusioni dei più inclini al peccato e la furia di chi invece è disposto a resistere per il denaro. Perfidia degli autori - e gioia dello spettatore - è la tentazione a cui vengono esposti i cosiddetti “cacciatori” sulla via della redenzione: massaggi sensuali, bagni nudi in piscina e letti condivisi, rigorosamente casti tuttavia.

Come si potrebbe sospettare, il livello dell’eloquio nella casa di Too Hot To Handle non è dei più raffinati. Ma non è raro imbattersi in neologismi da cui c’è molto da imparare: lo “sgafalone”, ad esempio, sarebbe quell’uomo grosso, muscoloso, anche un po’ rozzo, che sa come trattare le donne a letto.

Poi c’è chi si definisce il Mentalista, capace di “estrinsecare dalla testa delle persone il pensiero laterale”. Poi c’è la difesa di posizioni apertamente femministe, come la ragazza che vive a Dubai non è ben chiaro per quale motivo - e sogna «un harem d’imprenditori e uomini in carriera».

Interessanti anche le dinamiche osservabili che fan sentire lo spettatore al pari di uno psicologo che studia i comportamenti sociali dei macachi in un ambiente protetto: gelosia, manipolazione e rituali di seduzione sono i principali argomenti che offrono spunti d’approfondimento per chi si approccia alla visione con intenzioni accademiche. Per tutti gli altri, prendete i popcorn e più di una birra per assistere alle nefandezze della villa più “allupata” dell’arcipelago caraibico. 

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