«Lucherinate»- termine introdotto nella Treccani nel 2008 - in sintesi sta a significare «balle per lanciare un film o una star». Esagerazioni, notizie gonfiate, falsi scoop, fatti non veri ma verosimili, suggestivi. Potere del marketing. Enrico Lucherini era una leggenda del cinema, il primo dei press agent, l’accompagnatore delle dive, l’inventore di un mestiere che ha intrapreso, come ha raccontato ieri una delle sue dive, Cristiana Capotondi, perché come attore non aveva talento. «Nella tua prima apparizione teatrale dovevi semplicemente dire: “È arrivato il the”. Ma eri talmente “cane”, così dicevi, che hai smesso subito di recitare. E allora ti sei inventato un mestiere, quello del press agent, per restare nel mondo che tanto ti affascinava. E ne sei stato protagonista per 70 anni». «L’arte della bugia è veramente un’arte. Ione ho fatto il mio lavoro», diceva. La prima. Gli annali ricordano la prima “lucherinata”, nel 1959, quando a fine riprese da La notte brava di Mauro Bolognini fece buttare tutti in piscina: Anna Maria Ferrero, Elsa Martinelli, Rosanna Schiaffino, Antonella Lualdi. I fotografi scattarono “l’incidente” e il film finì su tutti i giornali.
Ambulanze e valium. «Giocando sul titolo Sepolta viva», ha raccontato Lucherini in una intervista, «mi inventai che Agostina Belli stava annegando in una piscina e la obbligai a farsi portar via da una ambulanza vera e farsi fare una fiala di Valium». Le balle del Gattopardo. «Quante balle ho detto per Il Gattopardo. Dai lampadari con le candele ai fiori che Luchino Visconti pretendeva arrivassero ogni giorno da Sanremo. Invenzioni». Visconti mette in scena, poi, Il giardino dei ciliegi e vuole fiori freschi, Lucherini inventa che gli alberi arrivano, ogni cinque giorni, dal Giappone. Non era vero. Liz Taylor e Florinda Bolkan. «Non ho fatto mai gossip, tranne per Florinda Bolkan», disse al Corriere, «Avevo letto che Liz Taylor era in clinica, feci uscire una foto di quattro mesi prima: Florinda ballava con Richard Burton, il marito della Taylor. Dissi che Liz vedendo quella foto ebbe un malore e fu ricoverata. Io invento per aiutare i film».
Livio Macchia, morto il fondatore dei Camaleonti: addio a un mito del Beat italiano
Il mondo della musica ha perso una pietra miliare del pop melodico anni '60 e '70: è morto Livio Macchia,...L’abito rosso. «Per lanciare Rosanna Schiaffino, che aveva appena firmato un contratto con la Vides di Cristaldi, le misi un abito rosso fuoco provvisto di una scollatura sulla schiena che, azionata da un elastico, scendeva fino all’osso sacro». Lucherinate a Venezia. «Servivano trovate, come al festival di Cannes. Dovevo far venire a Venezia le attrici, anche se non erano dei film del concorso. Anna Maria Ferrero, Antonella Lualdi, erano al primo o al secondo film: le ho fatte vestire da sera e buttare in acqua. Poi è diventato un classico, anche la madrina si fa fotografare sulla spiaggia o meglio in mare con il vestito elegante (...) Oggi? Sfilano le influencer, gente senza mutande. Insieme ai cantanti di Sanremo, spesso sconosciuti, la Mostra non è più cinema».
Il sasso e la “Ciociara”. «Sophia Loren mi aiutò molto», raccontava sempre Lucherini, «perché conosceva l’esperienza degli uffici stampa americani, mi dava consigli, m’indirizzava. Fu un sodalizio unico e quando arrivò La ciociara scegliemmo assieme la foto in cui lancia il sasso alla camionetta. “Chi se ne frega se sei sporca, stracciata e non ti si vede bene: quella è la ciociara”. Si fidò e fu un trionfo». Dolce vita. Inventore del mito della Dolce vita, fu lui a suggerire a Federico Fellini di immergere Anita Ekberg nella Fontana di Trevi. Le battute cattivissime. Mamma Roma di Pasolini diventa “Mamma coma” e la Sandra Milo di Vanina Vanini (film di Roberto Rossellini) si trasforma in “Canina Canini”. Soprannome che diede a Serena Grandi: “Sotto il vestito gente” (ideato dopo il film Miranda, anche se qualcuno lo attribuisce a Carlo Vanzina).