L’ennesima celentanata? Un’iniziativa decisamente stonata del Molleggiato che, alla bella età di 87 primavere, ha ammesso di essere in cerca di un lavoro e, non essendoci liste di collocamento nello show-business, ha scelto un’altra via? La risposta è sì: Adriano ha fatto scrivere a sua moglie, Claudia Mori, un provocatorio appello sui social nel quale sollecita l’Ad Rai, Giampaolo Rossi, di fornirle una risposta sulla possibilità del ritorno che ha il marito di tornare sul piccolo schermo.
Il titolo della missiva è Il tempo se ne va e fa riferimento alla canzone dell’ex ragazzo della via Gluck del 1980 mentre il testo, pubblicato sul profilo Instagram di Celentano parte così: «Egr. dott. Rossi, Come sta? Le scrivo perché a questo punto mi corre l’obbligo di sollecitare la sua risposta circa l’interesse o meno del ritorno di Adriano Celentano in Rai».
NESSUN SEGNALE
E prosegue: «Mesi fa, ci siamo incontrati a Milano al Clan (era presente anche Gianmarco Mazzi) dove le ho presentato il lavoro di Adriano. Lei dimostrò grande interesse e decidemmo di rivederci entro pochi giorni anche con Adriano che le avrebbe organizzato una proiezione per mostrarle il suo lavoro.
Ad oggi, sono passati mesi, ancora nessun segnale di nessun genere da parte sua. La Rai è interessata al ritorno di Celentano?». Ora, se fosse l’iniziativa di un conduttore televisivo reduce da colossali successi di audience e di share, di una vera star del piccolo schermo, di un genio di format irresistibili, tale supplica che, comunque, sarebbe dovuta rimanere privata, potrebbe persino avere un senso. Ma provenendo da un artista che va per i 90, che quando si presenta in programmi per sproloquiare magari contro la stessa rete che lo ospita e, soprattutto, che ha infilato una serie di flop televisivi clamorosi, l’ultimo dei quali nel 2019 su Canale 5 con la serie animata Adrian ottenendo risultati ridicoli e precipitando da 4 milioni e mezzo (effetto curiosità) della prima puntata a poco più di un terzo di spettatori, desta stupore e scalpore.
Tensione, critiche e situazioni imbarazzanti hanno accompagnato fra l’altro molti format in Rai di Celentano: Rockpolitik e La situazione di mia sorella non è buona furono programmi densi di ansia fra i protagonisti. Per l’ultima apparizione di un certo spessore bisogna risalire al 2001, quando il Molleggiato condusse con Asia Argento 125 milioni di caz...te su Rai 1. Disastroso si rivelò poi, su Canale 5, Aspettando Adrian con il Molleggiato che non partecipò alle ultime puntate e alcuni ospiti che se ne andarono indispettiti per il caos, Teo Teocoli fra questi.
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Ora è arrivata questa sconveniente lettera radical-chic della signora Mori che chiede un lavoro per il marito. E la Rai? Ha replicato signorilmente con queste parole dell’Ad Rossi: «Adriano Celentano è un pezzo della storia della cultura popolare italiana. Per noi sarebbe un sogno rivederlo in Rai, in una serata speciale su Rai 1. E se Adriano vorrà, lo accoglieremo a braccia aperte anche nel prossimo Festival di Sanremo». Come dire: vieni, vieni pure, caro Molleggiato. Ma alle nostre condizioni, carta bianca non l’avrai di certo.
Tutto finito? Macché. In serata di nuovo la controreplica di Claudia Mori: «Dottor Rossi, lei ha superato persino Fabrizio del Noce che nel 2005 si dimise dopo aver visto la prima puntata di Rockpolitik mentre lei, ora, non ha ancora visto nulla, è già si è preoccupato. La capisco, sa, a volte Adriano spaventa anche me ma solo dopo avermi mostrato il suo lavoro, non prima. Mi sorprende la risposta che parla di una proposta di cui non si è mai parlato: una prima serata su Rai Uno. Tantomeno di Sanremo». Conclusione: ma ce ne era veramente bisogno di tutta questa inutile baruffa? Di questa celentanata? L’ennesima, dicevamo all’inizio. E non ci eravamo affatto sbagliati.