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Alessandro Gassman dà

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'La parola ai giurati'

Silvia Tironi
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 Figlio, d'arte, bello e un po' tenebroso, ma al tempo stesso dal sorriso smagliante e accattivante, Alessandro Gassman è al teatro Manzoni di Milano con il suo nuovo spettacolo spettacolo 'La parola ai giurati'(di Reginald Rose,traduzione di Giovanni Lombardo Radice), diretto e interpretato daALESSANDRO GASSMAN (Scene Gianluca Amodio, costumi Helga H. Williams,musiche originali Pivio&Aldo De Scalzi, light designer MarcoPalmieri, sound designer Hubert Westkemper, elaborazioni video MarcoSchiavoni). Lo spettacolo rimarrà in scena fino a domenica 30 novembre. È lo stesso attore a raccontare cosa mette in scena: ""NewYork. 1950. È il 15 agosto e una giuria popolare composta da dodiciuomini di diversa estrazione sociale, età e origini sono chiusi incamera di consiglio per decidere del destino di un ragazzoispano-americano accusato di parricidio. Devono raggiungerel'unanimità per mandarlo a morte e tutti sembrano convinti della suacolpevolezza. Tutti ad eccezione di uno che con meticolosità eintelligenza costringe gli altri giurati a ricostruire nel dettaglio ipassaggi salienti del processo e, grazie a una serie di brillantideduzioni, ne incrina le certezze, insinuando in loro il principiosecondo il quale una condanna deve implicare la certezza del crimine al di là di ogni ragionevole dubbio. Fraviolenti contrasti, dubbi, ripensamenti ed estenuanti discussioni,l'unanimità sarà raggiunta e alla fine l'imputato verrà dichiarato noncolpevole". Da questo dramma fu tratto il celeberrimo film diretto da Sidney Lumet e interpretato da Hanry Fonda. Dopo due stagioni di successi con la mia primaregia, con la quale ho affrontato un autore ed un testo estremamentecomplessi quali sono Bernhard e la sua "Forza dell'abitudine", hointeso proseguire la mia ricerca affrontando un testo socialmentecoinvolgente e profondamente ideologico, nonostante il suo impiantorealistico, come è "La parola ai giurati" di Reginald Rose. Cosìcome Bernhard mi aveva ispirato uno spettacolo ricco di apertureoniriche di grottesca comicità, Rose mi permette invece di entrarenelle varie e sfaccettate tipologie umane e caratteriali colte in unasituazione claustrofobica nella quale emergono gli aspetticomportamentali più contraddittori. Guarda il video di Libero con l'intervista all'attore.

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